La penna degli Altri 08/10/2011 11:44
Burdisso: «Roma e Albiceleste, pronto al massimo»
E poi ancora cè lArgentina di Nicolas Burdisso, che sta già lavorando per il Mondiale del 2014 e ha sfidato il Cile: proprio ieri il banditogiallorosso ha rilasciato unintervista commentando la situazione della sua Nazionale. La prima cosa che balza agli occhi è che lArgentina, ironia della sorte, ha cambiato molto. Moltissimo.
Proprio come la Roma. Lallenatore è nuovo (Alejandro Sabella è subentrato a Batista) e gli ultimi risultati dei sudamericani sono stati tuttaltro che esaltanti. E in più Nicolas Burdisso dice di sentirsi in debito con la gente, proprio come aveva fatto Luis Enrique alla vigilia della partita contro il Siena. Poi per fortuna, in casa giallorossa, i punti sono cominciati ad arrivare e la fiducia anche. Ma questa è unaltra storia. «Il nuovo ciclo prevede un po di tempo per definirsi completamente dice Burdisso a proposito dellalbiceleste - noi siamo quelli che hanno sostenuto il peso di non fare le cose per bene. Ora prosegue il difensore della Roma più che pensare a come mi influenzano le novità, dobbiamo trovare il modo di risolvere il torneo a nostro favore. Lallenatore poi deciderà se le nuove direttive hanno pagato. Noi facciamo ciò che decide al fine di portare lArgentina più in alto possibile».
La qualificazione, per Burdisso, non sarà cosa semplice: «E più difficile, perché tutti ora sono più preparati. Però dipenderà da noi. Cè un mondo nuovo, una nuova tappa, un nuovo allenatore e alcuni giocatori nuovi: speriamo che insieme riusciremo a portare la Nazionale al prossimo Mondiale. È così anche nella Roma avverte -: serve sempre dare il massimo per ripartire bene». Dopo aver analizzato la squadra avversaria, Burdisso parla della necessità di dare gioie alla propria gente: «Abbiamo un debito con la nostra storia e le persone. Credo che questa sia la principale responsabilità. Qualcosa che dobbiamo essere in grado di gestire nel momento in cui entriamo in campo: non cè spazio per le scuse. Ci sono mentalità positiva, disciplina ed entusiamo», ha concluso largentino.