La penna degli Altri 11/10/2011 10:43
Bojan: «Caro Barça ora a Roma sono felice»
CASA E SCUOLA - [...] Il ragazzo, nella lingua natia, si concede alle prime confidenze .«È un'esperienza nuova, che nonmi sarei mai aspettato. Sono sempre stato nella mia terra, nei pressi di Linyola e tornavo lì appena possibile, per stare con la mia gente ». Vediamo il centravanti, in cucina, alle prese con le tartine, poi, in salotto, con la temuta insegnante d'italiano, che non gliene perdona una in fatto di doppie. « Ho incontrato la mia ragazza, Blanca, ai tempi della scuola. Ci conosciamo da sempre».
RAGAZZO D'ORO - Di corsa in centro, per una cenetta. «So di essere un privilegiato. So che c'è molta gente che sta male in questa epoca. Rinuncerei volentieri a parte dei miei guadagni per sapere tutta questa gentefelice». Discoteche? «Penso che ci potrei andare senza problemi, ma non mi piacciono e non le frequento ». Le serate, così, le trascorre a casa, guardando soprattuto un po' di tv. Il secondo giorno arrivano i genitori, lei ex infermiera, lui ex calciatore. La signora Luisa sognava un figlio musicista, ma s'è ampiamente accontentata del miglior bomber della storia delle giovanili blaugrana. «Anni d'oro. Segnavo sempre, vincevamo sempre».
ALTRO CHE TURISTA - Riecco Bojan su un pullman scoperto, davanti al Colosseo, dopo essersi gustato un gelato. Alla discesa, i passanti lo circondano, rubandogli più di una foto. Non manca quella con il centurione. Di nuovo a casa e dopo la cena, nuove confidenze. « A Barcellona non potevo giocare con continuità e non ero più felice. Avevo bisogno di sentirmi importante per il gruppo. L'ultimo anno ero davvero triste, non avevo più voglia di allenarmi. Dovevo cambiare aria e qui a Roma, finalmente, torno a sentirmi davvero un calciatore. Credo di averlo deciso nel corso della finale di Wembley. A quindici minuti dal novantesimo, con il risultato deciso, speravo proprio di entrare. E invece niente ». Il giornalista insiste per un pronto ritorno all'ovile, ma Bojan ha la risposta pronta. «Qui sono molto felice », e lo dice in perfetto italiano.
Si passa a Trigoria, ed ecco Krkic, scatenato con la palla tra i piedi, prima di sottoporsi a una sessione d'agopuntura. «Da qui in avanti può succedere di tutto. Potrei rimanere a lungo. Lo decideranno i risultati del campo». Titoli di coda, davanti al Pantheon e alla fontana di Trevi con l'immancabile lancio dellamonetina.