La penna degli Altri 04/09/2011 11:13

«Totti è un caso gonfiato»

Ruggiero Rizzitelli, sei stagioni nella capitale dal 1988 al 1994, si stupisce del perché sia stata montata tutta questa bagarre intorno al giocatore, suo ex compagno: «Ma cosa ha detto perché si scatenasse tutto questo? - la domanda di RizziGol -. Ha lasciato il campo senza passare per la panchina contro lo Slovan, ma è normale perché è il e non vuole mai uscire. Lui può ancora dare tanto a questa società, si è sempre messo a disposizione con umiltà. È il destino dei grandi calciatori essere tirati in ballo: stessa sorte per Roby Baggio e Del Piero. Fui sostituito da lui quando esordì, aveva nemmeno 18 anni e già si intravedeva in lui la stoffa del campione».

Giacomino Losi, baluardo della difesa giallorossa per 15 anni negli anni ’50 e ’60, invita tutti a moderarsi:

«La società ha lanciato un messaggio tramite  – ha spiegato - , ora tutti quanti devono abbassare

i toni. Basta gettare benzina sul fuoco, perché non si sta facendo il bene della Roma. C’è da avere pazienza

e lasciar lavorare società e allenatore, altrimenti non si va da nessuna parte. ha lasciato il campo malvolentieri? Può succedere, perché farne un caso?»
. L’ex capitano della Roma testaccina, 11

presenze in Nazionale, parla anche di mercato:
«Alla Roma do un bel 7.5 – continua Losi - , perché sono stati

presi giocatori giovani dal futuro assicurato. Ora Luis Enrique dovrà trovare il modo migliore per farli rendere. Abbiamo una Roma competitiva, da top team quindi con più pazienza, serenità e ottimismo da parte di tutti, si può fare qualcosa di bello. Altrimenti, è il caos».

Da un capitano all’altro, un ex numero 10 che parla del suo successore. Giuseppe Giannini, il Principe

della Roma sofferente e un po’ grigia tra fine anni ’80 e primi anni ’90, auspica che avvenga presto un incontro tra e i vertici del club:
«E’ un caso gonfiato – ammette - , non può e non deve esistere un caso , perché è un grande giocatore. C’è tempo prima che inizi la stagione in serie A, quindi sarebbe giusto e auspicabile che Francesco, Luis Enrique e  si incontrassero e risolvessero eventuali problemi.  sa cosa significa conquistarsi il posto, viene dalla gavetta: se sarà al top, il tecnico spagnolo non gli precluderà una maglia da titolare».