La penna degli Altri 19/09/2011 10:10
Stekelenburg ok «Ma che paura»
Le scuse D'altronde, una squadra che va a San Siro contro l'Inter giocando con soli due difensori di ruolo e facendo la partita, merita un portiere-coraggio, e l'olandese ha dimostrato di esserlo. L'uscita su Lucio dopo 17' è stata decisiva, ma gli è costata un calcio alla tempia, un paio di svenimenti, un punto di sutura, una Tac negativa, una notte all'ospedale Niguarda e la visita anche del preoccupato Sneijder. Il brasiliano, tra l'altro, non ha fatto una gran figura, tant'è che lo juventino Elia, connazionale di Stekelenburg, ha scritto su Twitter: «Odio Lucio, doveva essere espulso». Non a caso il brasiliano ieri si è scusato in una intervista in onda su Italia Uno. «Sono molto triste. Stekelenburg è uscito velocemente. Non l'ho visto perché stavo guardando la palla. Durante l'intervallo ho parlato coi medici della Roma che mi hanno rassicurato. Mi ha informato anche Sneijder che è in contatto con lui e mi ha detto che sta bene. Sono un po' più tranquillo. In tutta la mia carriera non ho mai voluto far male a un collega, non avrei mai voluto che accadesse».
Precauzioni L'olandese è tornato ieri a Roma e, dopo 48 di riposo, sarà sottoposto a un nuovo esame. Visto che gli è stato diagnosticato un trama cranico diretto e uno cervicale indiretto, il suo rientro forse con un caschetto protettivo si può ipotizzare fra due settimane con l'Atalanta oppure dopo la sosta, cioè nel derby con la Lazio del 16 ottobre. «Ho avuto paura ha detto l'olandese ai dirigenti . Ora spero di tornare il prima possibile». Quando lo farà, troverà DiBenedetto presidente. L'imprenditore domani sarà a Roma e il 27 settembre un Cda lo coopterà al vertice del club. Contento di aver scoperto di avere un portiere coraggioso.