La penna degli Altri 14/09/2011 09:58

Stekelenburg, aspettando il primo miracolo

Una parata decisiva, una scintilla, quella che servirebbe a parecchi giocatori (vedi Bojan) per sbloccarsi. e Franco Tancredi restano convinti che la Roma sia in ottime mani. «È un di livello internazionale, al Mondiale mi ha impressionato» disse in un’intervista al Tempo il ancor prima di tornare a lavorare nella Capitale. I dirigenti si sono confrontati anche con lui durante il mercato, convincendo Luis Enrique a scartare Kameni o Romero, i due nomi indicati dall’allenatore e da De La Pena. Ma cosa succede a Stekelenburg? A vederlo in campo sembra ancora un po’ spaesato. L’eliminazione clamorosa dall’Europa per lui è stato un brutto colpo visto che ha deciso di lasciare Amsterdam dopo una vita per diventare uno dei migliori al mondo. Gli resta un campionato iniziato in salita.

I pochi allenamenti sostenuti dall’olandese con i nuovi compagni hanno avuto il loro peso: dopo una trattativa estenuante non ha fatto in tempo ad arrivare a Trigoria che è dovuto partire per la nazionale. Idem dopo le gare con lo Slovan Bratislava. Ieri ha iniziato finalmente una settimana intera da romanista: Tancredi lo sta aiutando a correggere i suoi difetti. Luis Enrique, ad esempio, lo vorrebbe molto più sciolto nel gioco con i piedi. Anche l’intesa con i colleghi del reparto va migliorata. Nella nuova difesa si parla molto spagnolo, un po’ portoghese con qualche sprazzo di italiano e il non può usare il suo perfetto inglese in campo. Presa casa a Casal Palocco con la moglie Kim e il figlio Sem, nei prossimi giorni andrà a lezione di italiano. Parlare lo aiuterà a parare.