La penna degli Altri 07/09/2011 08:58

Roma e Osvaldo è subito amore



DOTI - E’ sul campo che Osvaldo ha conquistato tutti. Doti indscutibili. Fisicità, potenza, tecnica. A sembra di riavere vicino Batistu­ta, che mandava spesso in gol nel­l’anno dello scudetto. In progres­sione sulle aperture di , Osvaldo sembra inarrestabile. Do­menica giocheranno insieme. Tot­ti partendo dal centro, Osvaldo da destra. Ieri Luis Enrique li ha pro­vati ancora insieme, utilizzando a sinistra il giovane della Primave­ra Politano, perchè Bojan si è fer­mato per l’influenza. Osvaldo pre­ferisce fare la prima punta, ma con questo modulo riesce a buttar­si spesso dentro. Osvaldo ha il sen­so della porta. In questo ricorda molto Batistuta. Calcia di , ma anche di sinistro, se la cava di testa. Luis Enrique gli parla in ita­liano, quando si rivolge al gruppo. In questi casi subito dopo si sof­ferma con Josè Angel e Bojan per approfondire in spagnolo, con Osvaldo non c’è bisogno, perchè ha capito. Con lui parla in spagno­lo quando sono da soli. Disponibi­le con tutti, molto alla mano, ha già capito cosa vuole da lui l’allenato­re. 



PREPARAZIONE
 - Aveva svolto la preparazione con l’Espanyol, sta bene fisicamente. Resiste ai con­trasti, quando va via in progres­sione è difficile fermarlo, è dura portargli via il pallone. Tecnica­mente sa dialogare con , l’in­tesa è più facile quando i piedi so­no buoni. E va via in progressione senza preoccuparsi dei contrasti duri. Luis Enrique lo sollecita spesso. E’ convinto che potrà se­gnare tanti gol. Osvaldo ha legato in fretta con tutti i compagni. Non solo con i suoi connazionali argen­tini. La conoscenza della lingua italiana lo ha facilitato. Insieme ad Osvaldo ieri si è mosso bene an­che Gago. Anche lui è sicuro del­l’esordio.(...)



RITORNO
 - E’ tornato in Italia dopo essersi scrollato di dosso una eti­chetta antipatica: genio ribelle, una carattere da migliorare, come gli disse Zeman, che lo aveva volu­to a Lecce. Alla Roma ha voluto la maglia numero nove, la stessa che aveva voluto a Firenze: quella di Batistuta. Grazie a un nonno di Fi­lottrano, in provincia di Ancona, scelse la Nazionale Under 21. (...)