La soluzione del “Principe” e semplice e immediata: «La società e il giocatore dovrebbero incontrarsi e chiarire ogni problema. Bisogna fare in fretta, per fortuna c’è ancora una settimana prima dell’inizio del campionato: sono convinto che la situazione si risolverà». Claudio Ranieri è più volte tornato a parlare del “suo” ex-capitano. Ormai la Roma la vede in televisione, fino a qualche mese fa calcava i campi di Trigoria insieme a Francesco Totti. Con lui qualche screzio c’è stato, qualche sostituzione non digerita anche, ma l’opinione di Ranieri non è mai cambiata: «E’ un giocatore formidabile, uno dei più grandi del calcio italiano degli ultimi venti anni. Contro lo Slovan non era fra i peggiori. Ma una cosa posso dirla senza teme­re la smentita: Francesco non è un mangia- allenatori . Forse prima di parlare pubblica­mente si poteva chiamare Totti e parlargli a quat­tr’occhi». Cesare Prandelli, ct della Nazionale, la Roma l’ha solo sfiorata ma il ricordo di quei giorni con il capitano giallorosso sono decisamente positivi. «Ho avuto la fortuna di allenare Francesco per poco tempo. Lo conosco come ragazzo straordinario, generoso con i compagni. Ora è difficile entrare nella vicenda. In generale, dico che in un progetto tutti devono sentirsi coinvolti». DI tutt’altro pensieroCarlo Mazzone, che Totti lo ha allenato, cresciuto, protetto ed amato. “Per Francesco parla il campo, e certe situazioni andrebbero risolte dentro Trigoria”. Poi arriva il consiglio genuino, da Lucia­no Bruschini, sindaco di An­zio, che dalle colonne del Corriere dello Sport afferma: « Totti è un ragaz­zo simpaticissimo, un gran­de calciatore ma oggi do­vrebbe mettersi da parte, fa­re da chioccia per questi gio­vani. L'ambiente giallorosso deve essere più sereno, se si discute sempre, si creano so­lo disordini ».