La penna degli Altri 04/09/2011 10:32
Primavera, resta il tabù Fiorentina

Peccato per la Roma, che ha giocato meglio fino a quando si è rimasti in parità numerica, ma dopo l'espulsione di Barba arrivata al 31' del secondo tempo per un fallo da ultimo uomo su Acosty sul 2-1 per i giallorossi la Fiorentina ha fatto valere la sua maggiore fisicità. Il copione, tra due formazioni che si conoscono a memoria, è sempre lo stesso: la Roma, schierata con un 4-3-3 che ricalca quello di Luis Enrique, cerca di far valere il suo maggiore tasso tecnico mentre la Fiorentina cerca di sfruttare lo strapotere fisico di alcuni elementi, Babacar e Acosty su tutti, già pronti per il calcio dei grandi.
Parte bene la Roma e sfiora il vantaggio con Piscitella (bella parata di Lezzerini) e Viviani (gran tiro da fuori sulla traversa) ma è la Fiorentina a passare all'8' grazie a un gran gol di Campanharo. Il pareggio arriva al 35' su calcio di rigore (generoso) trasformato da Viviani per un fallo di Acosty su Caprari.
Nel secondo tempo Roma va avanti al 12' grazie a un gran gol in diagonale di Caprari, ma quando i giallorossi sembrano avere in mano la partita arriva l'espulsione di Barba: passano solo tre minuti e la Fiorentina pareggia con Babacar.
Dopo otto minuti di recupero, quando le squadre sembravano avviate verso i supplementari, arriva il terzo gol di Acosty che consente alla Fiorentina di alzare, dopo la Coppa Italia conquistata a marzo, il suo secondo trofeo allo stadio Olimpico.