La penna degli Altri 18/09/2011 13:24
Paura per Stekelenburg, svenuto due volte dopo un calcio in testa

Quel colpo che Lucio avrebbe dovuto evitare, la punta del piede del brasiliano sulla tempia del portiere, in velocità, ha avuto leffetto di un pugno allo stomaco per tutti. Chi era a San Siro e i telespettatori. Lolandese svenuto in campo. La barella, lamico Sneijder che prova a svegliarlo, larbitro Mazzoleni agitato a chiamare i medici, Tancredi stravolto, lui che qui, per colpa di un petardo in una gara contro il Milan, finì stordito, proprio come lerede, negli spogliatoi. Lo spavento è stato grande. Perché lo stato di confusione è durato a lungo. Stekelenburg è svenuto due volte, ma per quasi mezzora non riusciva proprio a rispondere alle sollecitazioni dei medici. Limpatto, del resto, è stato violentissimo. Lucio sarà ammonito in ritardo, quando larbitro bergamasco si rende conto della gravità dellincidente. Lolandese, la prima volta, sviene sul colpo, si torce il collo nella caduta e solo tre minuti dopo, medici e barellieri, riescono a portarlo fuori dal terreno di gioco dopo avergli applicato un collare. Il portiere fatica a riprendere conoscenza. Sviene ancora.
Quando inizia il secondo tempo, però, è già in ospedale. Per i controlli da fare urgentemente. Al Niguarda gli vengono applicati due punti di sutura alla fronte, ma è la Tac a tranquillizzare la Roma: il responso dellesame è negativo. I medici, per precauzione, decidono di tenerlo in ospedale sotto osservazione per 24 ore. Si fermano con lui il dottor Alessandro Fioretti e Tonino Tempestilli. I tempi di recupero non si possono ancora stabilire: almeno due-tre gare dovrà saltarle. Basta pensare ai casi Mexes e Riise. Lucio, già allintervallo, va informarsi con i giocatori della Roma, vuole sapere come sta lolandese. Gli ha mandato un messaggio di scuse: «Non ho fatto in tempo a levare la gamba». Lobont racconta: «Eravamo molto preoccupati perché non riprendeva conoscenza. Fortunatamente ora sta bene». La conferma arriva dallospedale. Lolandese fa i complimenti ai compagni per il bel risultato e già pensa al ritorno in campo: «Voglio fare in fretta». Luis Enrique, invece, è prudente: «Limportante è che stia bene, può recuperare con calma. Io sono sereno: ho Lobont e Curci, bravi anche loro».