La penna degli Altri 22/09/2011 10:07

«Noi giochiamo con 11 attaccanti e con 11 difensori»

I medici non si sbilanciano sui tempi di recupero di Stekelenburg…

I portieri dovrebbero essere più tutelati a livello di regolamento? Chi lo sostituirà tra e Curci? Tutti i giocatori dovrebbero essere più tutelati, quando ricevono entrate che possono provocare rischi per la loro carriera e la loro salute. Questo vale per tutti i giocatori, non solo per quelli della Roma. Sull’incidente ripeto quanto ho detto a Milano: ho visto Lucio scusarsi e non credo avesse cattive intenzioni. E’ stato un brutto incidente che ci ha spaventati molto. Ho deciso chi gioca, ma lo dico prima ai giocatori. L’impressione è che la Roma farà sempre bella figura con le grandi e avrà maggiori difficoltà con le squadre che si chiudono.

Da questo punto di vista il Siena può essere un pericolo? Per noi sarà una partita complicatissima. Dovremo attaccare, creare il maggior numero possibile di occasioni da gol, ma anche pensare anche alla fase difensiva, stare molto attenti a evitare il contropiede. Anche gli attaccanti dovranno dare una mano in copertura. Sarà una partita molto complicata, ma alla quale arriviamo con grossa voglia di vincere. Ci sentiamo in debito con i tifosi. La partita arriva al momento giusto. Spero che faremo una grande partita, avremo le stesse intenzioni che avevamo a Milano, ma anche contro il Cagliari: non so se vinceremo o perderemo, ma so che faremo sempre la partita, contro tutti gli avversari. La vittoria continua a mancare.

Preferirebbe meno complimenti per il gioco e più risultati? Quanto manca per vincere attraverso il gioco? Noi continuiamo a giocare così perché sono convinto che questo sia il modo migliore per arrivare ai risultati. Io sono interessato più di tutto ai risultati. Questo non è l’unico cammino per fare risultati, ma sono convinto che sia il migliore. Ci assumiamo i nostri rischi. Ora i gol non arrivano, ma arriveranno molto presto. Non sono preoccupato, presto riusciremo a concretizzare le occasioni. I complimenti non mi interessano molto, sono marginali. Abbiamo bisogno di una vittoria, giovedì così come poi domenica, perché la squadra lavora nella maniera corretta e quando lavori bene poi è giusto che arrivino i risultati. Ci serve per recuperare confidenza e per motivare il gruppo

Manca ancora un po’ di velocità? Si aspettava di più da Bojan? Gli darà ancora fiducia o lo vede indietro? Dobbiamo ancora migliorare in molte cose e i giocatori devono conoscersi meglio e trovare una migliore intesa. Nell’ultima settimana sono arrivati 4 nuovi giocatori, è chiaro che ci sono cose in cui dobbiamo migliorare. Nel calcio il lavoro è interminabile, non si finisce mai di migliorare. Per me Bojan è come Borriello, Osvaldo, e Okaka: sono contentissimo di tutte le opzioni che ho in attacco. E’ la situazione perfetta per me, io chiedo la concorrenza e sono innamorato dei miei attaccanti: sono tutti dei bomber, hanno tutti le capacità per fare gol. Voglio che i giocatori si guadagnino il posto, sia in partita che in allenamento. Non so chi segnerà più o giocherà di più, questo dovranno dimostrarlo loro.

Ha alternato molto i giocatori nelle varie formazioni: questa settimana avremo più , con tre partite in una settimana? Chiaramente si, vedremo come troverò i singoli giocatori fisicamente. Non siamo abituati a giocare 3 partite in un arco di tempo così ristretto e questo influirà sulle mie decisioni. A Milano ho avuto a disposizione solo 2 cambi ed alcuni erano molto stanchi. Poi però durante la settimana ho visto i giocatori molto bene dal punto di vista fisico: hanno voglia e fame. Le condizioni dei singoli però le valuterò dopo la partita di domani. Ora mi preoccupa il 4-4-1-1 di Sannino, mi preoccupa la partita contro il Siena, mi preoccupa come evitare le loro ripartenze e come aiutare la mia squadra ad avere maggiori occasioni da gol, non mi preoccupano le condizioni dei giocatori: se uno non sta al 100% ha sempre i compagni che possono subentrare e aiutare. Non penso al singolo, una squadra ha 24 giocatori, ovviamente ci sono sempre giocatori più importanti, ma in un gruppo non conto mai su soltanto 11 titolari. Non credo che puntando soltanto su 3-4 calciatori si possa andare lontano. A Milano Pizarro ha impressionato.

Ora come ora è indispensabile? Tutti sono indispensabili per me. Sono innamorato della mia rosa.

E’ cambiato il suo pensiero su Pizarro? Sembrava sul mercato, poi si è infortunato e ora gioca… Io non l’ho mai messo sul mercato, innanzitutto perché non è questo il mio lavoro. Ho sempre contato su di lui e ho sempre detto che si adatta perfettamente al calcio che vogliamo fare. Ha partecipato meno perché era infortunato, ma oggi è a disposizione ed è indispensabile come tutti gli altri giocatori. Si parla molto di Osvaldo, l’acquisto più richiesto direttamente da lei ed allo stesso tempo uno dei più deludenti.

Ha capito i movimenti che lei richiede? Quando un giocatore arriva qui, per me non conta se lo ha chiesto Walter, io o qualcun altro. Non è importante questo. Sono tutti giocatori della Roma, non hanno altre distinzioni, non mi importa la nazionalità o altro. Difendono gli stessi colori e indossano la stessa maglia. Per Osvaldo vale lo stesso discorso che vale per o . E’ importante avere tranquillità e pazienza. Roma è una piazza complicata, lo sappiamo noi e lo sanno i giocatori. Ci sono molte pressioni e responsabilità, ma questo succede in tutte le grandi piazze. Siamo una squadra forte e ho massima fiducia in tutti. Ai giocatori chiediamo di concentrarsi sul loro lavoro. Ribadisco che sono convinto che gli attaccanti segneranno molto, ma parteciperà tutta la squadra: i centrocampisti con gli assist e i difensori partecipando alla manovra ed evitando le reti avversarie. Inizio di stagione difficile anche per le due milanesi.

La lotta per il titolo può essere più aperta di quanto non si pensi? E’ prematuro parlarne dopo sole due giornate. Sembra un campionato più aperto rispetto agli altri anni, ripeto lo sembra. Ovviamente speriamo sia così. Sarà importante aspettare almeno le prime 10 giornate per fare bilanci più precisi.

Ieri un altro stop per Lamela. Si rallenta il suo reinserimento? Non credo sia grave. Oggi non si è allenato perché ieri ha avuto un problema alla caviglia. Per me è importante usare Erik quando sarà pronto al 100%. E’ nuovo, ha qualità e voglia di dimostrare, ma dovrà aspettare. Un giocatore infortunato deve prima recuperare al 100%, vale per tutti, non solo per Erik. Non sono preoccupato, è un ragazzo con molta qualità che porterà molto alla squadra. Serve tranquillità, prima deve recuperare.

La sconfitta dell’Inter contro il Novara rischia di far rivalutare la prestazione della Roma a San Siro? No, sono state due partite differenti. A Milano mi è piaciuto quel che ho visto. Si è vista la voglia di giocarcela a viso aperto dall’inizio alla fine, contro tutti gli avversari, si è visto quello che è il mio messaggio. Credo che si sia visto e spero che continueremo così. Se una squadra vince o perde la partita successiva, questo conta relativamente. A me non interessano i risultati del nostro avversario precedente, mi importa della partita che andiamo ad affrontare domani.

Gasperini è stato esonerato. E’ mancata pazienza? No-comment, lo dico in inglese. Ribadisco quanto ho detto la scorsa settimana: è un allenatore molto preparato, con molta esperienza e la sua carriera lo dimostra, ma chiaramente noi dipendiamo dai risultati. Mi spiace che succeda, ma è così. Per me si è difesa più l’Inter contro la Roma che il Cagliari. Per me i nerazzurri non hanno mai provato a giocare.

E’ quila grande differenza tra calcio italiano e spagnolo? La Roma prova sempre a imporre il proprio gioco… Non lo so, per me il Cagliari ha fatto un ottimo primo tempo, non so se lo ha fatto per meriti propri o perché non abbiamo pressato come volevamo. Nella seconda parte abbiamo fatto meglio e il Cagliari ha sofferto di più, anche se poi il risultato non è arrivato. Invece con l’Inter abbiamo fatto buona pressione durante tutti i 90 minuti, credo che per questo non hanno giocato al loro livello.

Il discorso è sempre quello: si gioca male per colpe proprie o per meriti dell’avversario? Potrò parlare meglio delle differenze tra calcio italiano e spagnolo tra una decina di giornate. In ogni caso qui le squadre non sono molto abituate a tenere il possesso del pallone e il controlo della partita e credo che questo gioco per noi possa essere molto vantaggioso. Noi vogliamo tenere il pallone più tempo possibile, non tanto per linee orizzontali, ma anche nella metà campo dell’avversario. Vogliamo avere sempre in mano l’iniziativa in partita e raggiungere i risultati. E’ evidente che non abbiamo iniziato come speravo, ma sapevo che non sarebbe stato facile. Tra qualche giornata vedremo se saremo riusciti nell’obiettivo. Mi sembra che uno dei tre attaccanti, spesso , abbia caratteristiche diverse.

Per come lo vedi tu, il capitano può giocare anche facendo la punta vera e propria, oppure è il giocatore centrale che deve tornare indietro e fare giocare gli altri? Noi non giochiamo con 3 attaccanti, giochiamo con 11 attaccanti e 11 difensorQuesta è la nostra idea. Attacchiamo col , col centrale, il regista, gli interni, le punte, i terzini e il trequartista: attacchiamo tutti insieme e abbiamo bisogno di tutti. Stsso discorso per difendere: 11, tutti insieme. Francesco può giocare come trequartista, come punta, in tante posizioni. Può ricoprire più ruoli perché ha più libertà: è così perché è il giocatore con più qualità e l’allenatore deve adattare un sistema alle doti dei propri calciatori. Avete visto impostare la manovra, ma anche inserirsi in area di rigore. Ha più libertà.

Quale è la migliore alternativa a , qualora non giocasse? Ce ne sono tanti, Verre, Lamela, Bojan, Menez… No, Menez sicuro no, certo avrebbe potuto! Pizarro, … Ce ne sono tanti.

Perrotta può essere riproposto come ‘terzino’? A Milano è stata un’emergenza per l’assenza di Cicinho oppure può essere il suo nuovo ruolo? A Milano ha fatto benissimo. Non fa il terzino in maniera abituale, gioca altissimo quando abbiamo il possesso del pallone, è quasi un centrocampista. Perrotta può giocare lì, può giocare interno, trequartista, credo che abbia giocato anche dietro la punta. Simone è grande per questo e per questo ha vinto il mondiale: ha la qualità per poter giocare in tanti ruoli e farli tutti benissimo.

Io come lui? No, io non ho vinto il Mondiale! Ognuno fa quel che può.

Chi gioca al posto di Stekelenburg? Era l’unica certezza nella formazione… No ne avete un’altra: Luis Enrique in panchina, almeno per questa settimana! No il sostituto lo dico prima ai miei calciatori. Ho la certezza, ma preferisco parlarne primal , col centrale, il regista, gli interni, le punte, i terzini e il trequartista: attacchiamo tutti insieme e abbiamo bisogno di tutti. Stsso discorso per difendere: 11, tutti insieme. Francesco può giocare come trequartista, come punta, in tante posizioni. Può ricoprire più ruoli perché ha più libertà: è così perché è il giocatore con più qualità e l’allenatore deve adattare A Milano ha fatto benissimo. Non fa il terzino in maniera abituale, gioca altissimo quando abbiamo il possesso del pallone, è quasi un centrocampista. Perrotta può giocare lì, può giocare interno, trequartista, credo che abbia giocato anche dietro la punta.

Lei non sembra prendere contromisure legate alle mosse avversarie. E’ un’impressione sbagliata? Evidentemente sì. Cerco sempre di controllare cosa può fare il rivale, curo molto il loro gioco. Però i giocatori non sono macchine. Capita di perdere il pallone nel campo avversario e correre dei rischi, come è successo con Zarate a Milano. Io posso anche dire che è un giocatore tecnico, ma poi marcarlo è un’altra questione. E’ come dire come marcare il Kun Aguero o o Francesco: in teoria lo sappiamo, ma poi il calcio è pieno di errori. Vanno anticipati, ma poi magari ti saltano. Il calcio è un gioco di errori, che si fanno sia sul campo che in panchina. E’ chiaro che presto moltissima attenzione al mio rivale. A Milano grande in posizione di regista basso.

Ma così non si rischia di perderlo in fase offensiva e realizzativa? Dipenderà dalla partita, lui può fare anche l’intermedio in una posizione più avanzata. In settimana abbiamo continuato a lavorare e Daniele in quel ruolo sta diventando il timone della squadra. Comunque ha già segnato ed è il capocannoniere della squadra. In altre partite potremo vederlo più avanti. E’ un giocatore che ha anche grandi inserimenti dalla seconda linea.

Viviani e Caprari possono venire reinseriti nel progetto della prima squadra? Ci sono molti giocatori in Primavera che seguiamo e che potranno entrare in alcune situazioni in prima squadra. Tra cui sicuramente Viviani, Caprari e Verre. La scorsa settimana ho visto la loro vittoria con gol di Nego. Seguiamo con molta attenziona la crescita di questi ragazzi. Conteremo sicuramente sui giocatori della Primavera, ma serve del tempo. Sono molto giovani e se non hanno possibilità di giocare con la Prima Squadra è importante che continuino a giocare e a crescere. In ogni caso posso assicurarvi che fino a che io allenerò la Roma userò anche i ragazzi della Primavera, perché hanno qualità.

Ora che non si vince, quanto è importante l’appoggio dei tifosi? E’ importantissimo. Noi dobbiamo fare bene per restituire ai tifosi tutto quello che ci danno. Siamo un po’ in debito con loro. Abbiamo una tifoseria straordinaria che ci chiede essenzialmente di onorare la maglia della Roma al 100%. Hanno visto il nostro impegno e ci hanno applaudito. Sapere di avere un tifo che ti sostiene per i tuoi sforzi e il tuo atteggiamento è meraviglioso. Ma dovranno ovviamente anche arrivare i risultati. Spero che daremo questa gioia ai tifosi, anche per me è fondamentale una relazione molto stretta tra squadra e pubblico