La penna degli Altri 17/09/2011 10:18
Luis Enrique: "La Roma attacca come dico io..."

CALMA - E molto diplomatico quando si esprime sullInter già in crisi:«Come noi non ha cominciato bene la stagione, farà di tutto per riscattarsi, non ha avuto fortuna sotto porta, ha ottimi giocatori». La panchina dellInter vacilla, la sua no:«Il calcio è uguale ovunque, non mi sorprende, anche in Spagna non cè pazienza, quando i risultati non arrivano è così, ma Gasperini è un grande allenatore e lo dimostrerà. (...) Con i dirigenti cè una relazione franca e leale, sono entusiasta di vivere questa esperienza che ritengo molto importante. Ringrazio per la fiducia che mi è stata dimostrata, quando la società non dovesse credere più in me risolveremo facilmente il rapporto. Non ho alcuna intenzione di restare aggrappato alla poltrona, sono qui per passione, per lidea di fare un certo calcio. Anche i giocatori hanno capito questo. Sto benissimo in questa città, ho lopportunità di conoscere una nuova lingua, una nuova cultura, sono felicissimo, spero di restare almeno per i due anni di contratto».
Alla Roma che ha in testa manca poco:«Fare un gol in più dellavversario, spero dalla prossima partita. (...) Ho visto bene Borini, Borriello, ma anche Osvaldo e Bojan. Per me le concorrenza è vitale». I gol arriveranno, perchè la sua filosofia è quella di andare sempre allattacco:«Tre attaccanti, come minimo. Sempre. In qualche partita anche di più. Per questo ho bisogno di tanti giocatori offensivi. Sono fortunato ad averne tanti. Un attaccante si preoccupa quando la palla non arriva nellarea di rigore, ma non è il caso nostro».
SICUREZZA -Non è il tipo che cambia modulo facilmente:«Può presentarsi una situazione che induce a farlo, ma ad oggi continuo ad avere fiducia nel mio sistema e le mie scelte le faccio indipendentemente dallavversario ». Lassenza di De La Pena, il suo principale collaboratore tornato in Spagna non lo preoccupa:«Non mi sento solo, assolutamente. Lo staff è quello che volevo, questa resta unavventura entusiasmante ». Ci vorrebbe una vittoria per portare entusiasmo nel gruppo:«Spero che sia la partita della svolta, sarà difficile per entrambe. Credo che la squadra che vincerà avrà un incremento della sua fiducia. Ho visto le statistiche, la Roma nelle ultime dieci partite a San Siro con lInter ha collezionato 5 sconfitte, 4 pareggi e una vittoria, ma io vado a Milano fiducioso». E convinto che la posizione assegnata a Totti sia la migliore:«Non solo per fare gol, ma anche per lassist per i compagni. Francesco è stato bravissimo ad organizzare la cena con tutti i compagni, è stato perfetto. Più la squadra è unita e meglio è». Non boccia Pizarro, che ha una chance di trovare spazio:«E stato infortunato a lungo ma si adatta perfettamente alla mia idea di gioco, ai meccanismi».