La penna degli Altri 15/09/2011 09:54
Lamela ha un sogno: l'esordio a S.Siro

Postumi di un problema alla caviglia sinistra, acuiti, una volta giunto nella capitale, da unincidente di percorso durante la riabilitazione, che ne ha ritardato il rientro in squadra di 7-10 giorni.
In questo periodo, Erik ne ha approfittato per iniziare a conoscere le dinamiche di Trigoria, dove ha alloggiato sino a qualche settimana fa. Con larrivo del papà José, della mamma Miriam e dei due fratelli Brian (23 anni) e Alex (15 anni), la famiglia Lamela si è finalmente trasferita in zona Casal Palocco.
Mercoledì, poi, lo ha raggiunto anche la fidanzata. Intraprendente in campo, timido e introverso fuori, lex River Plate non si contraddistingue certamente per la loquacità. Non parlando litaliano si limita a qualche parola con i connazionali Burdisso e Heinze, con Pizarro e gli spagnoli, in particolare con José Angel.
Domenica scorsa ha assistito alla gara contro il Cagliari da solo in tribuna, accompagnato dallimmancabile i-pod.
E chiaro che essendosi aggregato tra gli ultimi e vista la sua giovane età, ancora non si è integrato perfettamente nel gruppo. Proprio per questo motivo nella cena organizzata da Totti laltra sera, i senatori dello spogliatoio, Pizarro e De Rossi, lo hanno preso sotto la loro ala protettiva con il Pek nelle vesti di traduttore e Daniele in quelle di animatore.
Da una settimana si allena regolarmente, con la voglia di dimostrare a Luis Enrique di essere pronto per figurare almeno nella lista dei convocati contro lInter. Il dolore alla caviglia, però, non è del tutto scomparso e affiora soprattutto quando deve calciare. Se non sarà a Milano, la sua candidatura tornerebbe in voga per la gara casalinga contro il Siena.
Lui freme: «Mi manca il ritmo partita, non vedo lora di scendere in campo». Ma dove potrebbe giocare con Luis Enrique? Sinora, in Argentina, ha giostrato come trequartista oppure come esterno sinistro in un 4-2-3-1, sapendo comunque adeguarsi anche al 4-4-2. A domanda diretta, nella conferenza stampa di presentazione, rispose: «Posso giocare come attaccante esterno, a destra o sinistra». Non è escluso, però, che il tecnico asturiano possa impiegarlo anche al centro. Se nel suo 4-3-3, il centrale più che il terminale offensivo è da considerare il suggeritore per le due punte esterne, il ruolo sembra essere proprio ritagliato su misura per Erik, abilissimo in versione assist-man, un po meno quando deve concludere lazione. In quello dovrebbe eccellere Bojan, che sabato sembra però destinato alla panchina: ieri insieme a Totti, provati Borriello e Borini. Intanto si è bloccato nuovamente Juan che ha abbandonato la seduta in anticipo per un colpo ricevuto al ginocchio (oltre ad un leggero affaticamento muscolare).
Oggi nuova riunione dellOsservatorio. Ancora nessuna comunicazione alla Roma. Il via alle card con biglietti pre-caricati è prevista per il 23 settembre. Per la pausa natalizia del campionato, la società sta pensando a un mini-ritiro al caldo di Miami.