La penna degli Altri 09/09/2011 09:25

E’ questo il gol che tutti chiedono al cuore di Totti

Lo hanno paragonato a un mo­derno Pasquino oppure a un Marchese del Grillo. Lo hanno dipinto come il portatore palese del grande cuore di Roma, il popolano arguto che manda a quel paese chiunque o l'impunito pi­schello al quale nessuno può pestare i piedi. oi gli hanno disegnato addosso l'immagine del­la bandiera e tutto questo probabilmente è pia­ciuto di più a il quale, a dispetto di quel che molti pensano, e cioè ch'egli sia un divertito cen­sore delle ingiustizie commesse dai più, è invece un ragazzone molte volte prigioniero d'una real­tà ch'egli rispecchia molto bene dicendo sbrigati­vamente che 'non c'ho capito gnente'. Ma dentro questa confusione ha trascorso giorni a leg­gere sui giornali quello che molti scrivevano in­terpretando le storie d'una à della quale veniva proposto come simbolo popolare, diver­tente e schietto nella sua arguta spontaneità. In­vece il concetto che vale di più è quello della ban­diera. Andiamo alla concretezza essenziale dei fatti e diciamo, se volete, che è la bandiera della Roma come Del Piero è quella della e Maldini è stato del Milan. Ma diciamo anche che forse qualcuno doveva spiegare allo spagnolo quale spirito albergava nel rapporto tra e la sua squadra e di quale lieve carezza si sa­rebbe accontentato prima della brusca esclusio­ne. 

Però in questa bottega di buoni pensieri fatti in casa, adesso è a che ci si raccomanda. Adesso tocca a lui sventolare sul capo di tutti la sua singolare bandiera, cioè se stesso, per dare una mano ai ragazzi favorendo la complicità tra i giocatori e consentendo alla Roma di decollare in fretta grazie anche al grande collante della personalità di espressa con l'amore di un maturo e generoso fratello maggiore. Ecco l'occa­sione per uscire subito dal labirinto: quella mano che il tecnico gli tende, fors'anche per chiedergli inconsapevolmente aiuto, va afferrata da con l'impeto del quale egli è capace quando se­gna un gol. E' vero che nel calcio moderno non esistono giocatori intoccabili. Ma esistono sem­pre le bandiere intoccabili e questa storia potreb­be dimostrarlo a patto che ritorni al volo nei panni del grande guerriero che tutti hanno visto sul campo ed esprima, senza ombre d'orgoglio, il meglio di sé sia sull'erba che sulla panchina at­traverso i battiti del cuore che rappresenta, nella sua splendida dimensione naturale, l'antico e straripante 'core de Roma'.