La penna degli Altri 20/09/2011 09:19
Di Biagio: «De Rossi regista Mossa vincente»

Di Biagio, per i calciatori moderni si parla sempre di più di duttilità tattica. Ma è davvero un pregio?
«Assolutamente sì. Se non altro perché consente allallenatore di avere maggiori alternative in tutti i settori del campo » .
Ma è più facile da giovani o da esperti, adattarsi a un nuovo ruolo?
«Credo che lesperienza in questo caso sia un vantaggio. Se non altro perché capisci meglio i tempi difensivi e offensivi, sapendo gestire meglio la fatica nel corso dei 90 minuti di una partita».
Nella nuova Roma, Luis Enrique sta cambiando ruolo a molti giocatori. Sta esagerando?
« Non credo. Detto che alcuni cambi sono stati anche dettati da necessità del momento, aggiungo pure che la possibilità di avere più giocatori per lo stesso ruolo, non fa altro che aumentare la competitività interna. E questa cosa può fare soltanto le fortune di una squadra».
Tra le tante novità proposte da Luis Enrique, qual è quella che la convince di più?
«De Rossi. Ho sempre pensato che nel ruolo di regista basso possa esprimere il meglio delle sue straordinarie potenzialità. Lunica controindicazione che vedo è che potrebbe rimanere troppo spesso lontano dalla porta avversaria, non riuscendo cioè a sfruttare le qualità che ha come finalizzatore. Ma facendo un bilancio dei pro e dei contro, De Rossi in questo ruolo può essere fantastico».
E, al contrario, qual è la novità che la convince di meno?
« Borriello esterno dattacco. E un centravanti, un finalizzatore, fa fatica a partire dallesterno anche se cè da dire che i due presunti esterni dattacco di Luis Enrique giocano molto più accentrati rispetto, per esempio, agli esterni del tridente di Zeman».
Totti è stato riportato nel suo vecchio ruolo da trequartista. Meglio o peggio?
«Totti rimane Totti dovunque lo metti. Il problema, semmai, è che lui da cinque anni si è scoperto centravanti da venti gol a stagione. Non sarà comunque lui a creare problemi, semmai è il suo carisma e la sua personalità a crearli».
Farà fatica Luis Enrique a imporre il suo gioco e le sue novità?
« Sì, come del resto fanno tutti quelli che sono fuori dal coro. Personalmente mi piace tanto il calcio che il tecnico spagnolo vuole far giocare alla Roma. Avrà bisogno di tempo, ma in prospettiva io vedo una Roma molto competitiva. Se sarà seguito da giocatori, ambiente, società e stampa, sono convinto che ce la farà».
Ma lei la vera Roma attuale come limmagina?
« Totti centravanti, Bojan e Lamela esterni offensivi. Con il resto della squadra a supportarli in fase offensiva. Se va, ci sarà da divertirsi per i tifosi della Roma ».