La penna degli Altri 23/08/2011 12:00

Tribuna Vip: «Aspettiamo a giudicare, adesso tifiamo!»

Dalla tribuna al palco con il cantautore Federico Zampaglione: «L’inizio è stato deludente, non c’è dubbio. Però è presto per tirare le somme. I cambiamenti in questa Roma sono stati tantissimi, dalla società all’allenatore, passando per i giocatori - fa notare il fondatore dei Tiromancino -. Occorre quindi metabolizzare tutta una serie di cose, aspetterei prima di lanciare allarmi». Luis Enrique ha invitato tutti allo stadio e per il cantautore merita l’attenzione dei tifosi: «Lasciamo che giochino quantomeno un altro paio di partite prima di lamentarci». Il mercato, inoltre, dovrebbe avere ancora qualcosa in serbo: «Qualche colpo indubbiamente ci vuole, la sessione estiva non si è ancora conclusa, per cui mi auguro che qualcosa succederà». «Comunque -prosegue Zampaglione- la Roma non parte mai bene, è bene ricordarlo. Lo dico con un velo di amarezza: sta diventando un classico. Spesso però le vittorie arrivano con il passare del tempo. Speriamo che anche stavolta la situazione possa migliorare giorno dopo giorno».

Per chi segue la Roma da più di 30 anni, come l’attore Flavio Insinna, andare allo stadio è quasi una legge: «Sono abbonato dagli anni 70, quello di Luis Enrique non è certo il primo appello che sento. Al di là del fatto di andare o non andare, l’importante è avere fiducia e stare al fianco della Roma. Bisogna passare il turno, è importante e non serve che sia io a dirlo», dice Insinna. «Il tifoso deve esserci e crederci, io ci credo da quando sono bambino. Le prime sconfitte di questo periodo mi hanno un po’ deluso, ma siamo romanisti, non possiamo tirarci indietro. Occorre stringere i denti e tifare, poi a fine partita si tirano le conclusioni». Quello che il conduttore televisivo teme è che una sconfitta possa aprire una crisi: «L’unica mia paura è cominciare male, con l’eliminazione, e proseguire senza entusiasmo. Bisogna ripartire da quanto di buono fatto a Bratislava: non è tutto da buttare. Per giovedì prossimo spero nella serenità di senatori e giovani insieme. E’ una partita che va vinta».