La penna degli Altri 25/08/2011 09:58

«Totti? È come gli altri» Luis Enrique gela il capitano

Escluso all'andata, non è sicuro del posto nemmeno al ritorno. Luis Enrique non ha fatto il minimo passo indietro: «Questa settimana, ma anche la prossima e quella dopo ancora, sceglierò sempre gli undici giocatori che considero più preparati. Come decido chi sono? Basta guardare come si allenano. Questo è il mio modo di lavorare e non lo cambierò. Non sono preoccupato e non mi faccio condizionare dalle voci che circolano, non leggo i giornali. La formazione la sapranno per primi i miei giocatori, nella riunione tecnica. Se poi qualcuno vuole telefonare a un giornalista e dire che può giocare questo o giocare quello, libero di farlo. Io, che ho giocato nel Real Madrid e nel , non l'ho mai fatto».

E chi vuole leggerci un'accusa indiretta al potere, anche mediatico, che ha sulla piazza può farlo pure.


Luis Enrique è stato scelto per dare «discontinuità» alla Roma: la definizione è del d.s. e, giorno dopo giorno, descrive sempre meglio la situazione. è la punta dell'iceberg, quella visibile, ma sotto il pelo dell'acqua ci sono parecchi elementi scontenti, soprattutto della vecchia guardia: da Borriello a Pizarro, da Taddei a (in parte) Perrotta. Il rovescio della medaglia è il lancio anche in prima squadra, senza alcuna paura, di giovani come Verre, Viviani, Caprari, Antei.

Quel che sembra mancare — ma se è una mancanza voluta lo sapremo presto — è quel pizzico di compromesso che non manca mai nel calcio italiano. Luis Enrique dice di avere la formazione in testa al 90%. In attacco è sicuro Bojan, probabile Okaka e, con le leggi che valgono a Roma da quindici anni, dovrebbe essere certo anche . Ma così non è più e, in settimana, nel ruolo di centravanti arretrato è stato provato anche Verre.

Descrivere l'umore di con parole ufficiali è impossibile, ma leggere l'espressione del suo volto è facile. E non gli avrà migliorato l'umore sentire Luis Enrique dire: «Una squadra non è composta da un solo giocatore, ma è un gruppo formato da tante individualità. Ogni persona va trattata in modo diverso, lo faccio da padre con i miei tre figli, ma in famiglia e sul lavoro ci sono delle leggi di comportamento uguali per tutti. I giocatori hanno un solo obbligo: allenarsi e fare una vita da professionista». Concetti condivisibili, ma ripeterli ogni volta che si parla di fa fischiare le orecchie.

Stasera a guardare la partita ci sarà anche il nuovo acquisto Osvaldo, mentre le voci di mercato passano ora per Montolivo, Veloso e/o Palacio, in uno scambio con Borriello al . Debutta una bella iniziativa: il settore Distinti Nord solo per famiglie, con prezzi popolarissimi. In futuro sarà aumentata anche l'offerta «ludica» per riportare allo stadio mamme, papà e pupi. Sarebbe stato bello parlarne di più, ma la Roma è (quasi sempre) . E sarà difficile detottizzarla.