La penna degli Altri 24/08/2011 10:11

Osvaldo finalmente giallorosso



Ieri, mentre Osvaldo saltava entrambi gli allenamenti dell’Espanyol, con estremo disappunto della società catalana, a Roma venivano sistemati tutti i contratti. Il comitato esecutivo del club composto da , , Cappelli e Fiorentino, che deve dare il proprio via libera su ogni operazione oltre i 15 milioni, ha raccolto tutte le firme dei propri membri per approvare l’esborso di 15 milioni più 2 di bonus e in Spagna sono stati inviati tutti i documenti necessari per il trasferimento. Osvaldo firmerà un contratto di quattro anni che prevede una base fissa superiore al milione, oltre a determinati premi legati al rendimento suo e della squadra. L’attaccante, consapevole dello sforzo economico fatto per lui dalla Roma, ha cercato di venire incontro alla società, rinunciando al 15% del cartellino che è in suo possesso e promettendo che, in caso di eventuali nuove offerte da parte dell’Atletico Madrid, avrebbe evitato di scatenare un’asta al rialzo. Un atteggiamento che a Trigoria hanno gradito. Perché se c’è una cosa che sta a cuore alla nuova proprietà è questa: alla Roma devono arrivare solo giocatori che credono nel progetto e che considerano la squadra giallorossa un top club. Osvaldo è uno di questi. E vuole che la Roma diventi il club della sua rivincita in Italia.

Per questo ha forzato - e anche tanto - la mano con l’Espanyol. I messaggi che ha inviato all’ormai sua ex squadra non sono piaciuti a nessuno in Spagna tanto che ieri era impossibile scucire anche solo una parola a qualsiasi esponente della società: «Il giocatore - è trapelato - non si è comportato bene con noi, che invece gli abbiamo sempre dato fiducia. Lo aspettiamo qui per prendere le sue cose e salutare i compagni. E speriamo che almeno stavolta non ci deluda ».



Oggi Osvaldo prima di imbarcarsi per Roma potrebbe andare al centro d’allenamento dell’Espanyol e salutare tutte le persone che hanno condiviso con lui questi 18 mesi. Con i dirigenti spagnoli il rapporto si è interrotto bruscamente, con i compagni invece era e resterà buono. Una volta sbarcato a Roma, l’attaccante si metterà alle spalle tutte le tensioni di queste ultime settimane. È pronto a mettersi a disposizione dell’allenatore e a giocare, indifferentemente, al centro dell’attacco o sull’esterno. Con un solo obiettivo. Fare gol. «Tanti e tanti» come ha detto Luis Enrique quando ha chiesto ai dirigenti della Roma, per la prima volta, l’attaccante che considera ideale nel suo .