La penna degli Altri 07/08/2011 11:39
Nilmar, seicento dollari per una sfida ... International
PER UN PUGNO DI DOLLARI Le vicende calcistiche di Nilmar Honorato Da Silva, nato a Bandeirantes il 14 luglio 1984, cominciano da nemmeno adolescente in un minuscolo club di terza divisione, il Paco de Ferreira. A quindici anni viene catapultato in una delle realtà più importanti del Brasile, ovvero lo Sport Club Internacional di Porto Alegre, che si assicura le sue prestazioni per una cifra veramente irrisoria: poco più di 600 dollari. Praticamente gratis. Con la maglia dei Colorados fa la trafila delle giovanili e a 18 anni è già in prima squadra, lasciando a bocca aperta molti osservatori: segna 23 volte in 42 gare, svolgendo tra laltro il ruolo di seconda punta e non di centravanti principale. Nelle prime due stagioni tra i grandi, Nilmar conquista due titoli nel campionato Gaucho, ma successivamente gli occhi dellEuropa lo individuano e riescono a trascinarlo in Francia, al Lione. È la stagione 2004/2005, sulla panchina dellOlympique cè Paul Le Guen e lesordio del brasiliano è fulminante: entra al 29 del secondo tempo durante la sfida fuori casa contro il Rennes e tra il 36 e il 42 realizza una doppietta decisiva, che permette ai suoi di vincere la gara. Purtroppo, però, lattaccante originario dello stato di Paranà non riuscirà a ripetersi nella Ligue 1, poiché Le Guen non lo schiera quasi mai dal primo minuto. Curioso, però, che in Champions riesca invece a imporsi, segnando altre due doppiette: la prima al Fenerbahce e la seconda allo Sparta Praga.
RITORNO IN PATRIA Lo scarso utilizzo e i pochi gol spingono Nilmar a tornare in Brasile dopo un solo anno lontano da casa. A prenderlo è il Corinthians, nel quale è appena approdato anche largentino Carlos Tevez. Saranno due anni difficili per Nilmar, che subisce anche un infortunio serio, tanto che nel 2006/2007 vede il campo solo due volte senza mai segnare. Il club, gestito da una multinazionale che ne finanzia ogni affare di mercato, fa sì che Nilmar venga riscattato per una cifra complessiva molto vicina ai 10 milioni di dollari, ma questi soldi non arriveranno mai nelle casse del Lione, cosicché il 17 agosto 2007 il Tribunale del Lavoro annulla il contratto tra il giocatore e la società paulista. Nilmar diviene un professionista libero, lo vorrebbe il Napoli ma non se ne fa nulla, e il 13 settembre il ragazzo torna allovile dellInternacional. E il definitivo rilancio. Saranno ancora soddisfazioni per lui in maglia rossa, con altri due campionati statali vinti e 19 reti segnate: non moltissime, ma spesso decisive per le sorti delle partite. La nuova cera di Nilmar fa sì che dal Vecchio Continente qualcuno si risvegli, stavolta dalla Spagna: cè il Villarreal allorizzonte, che mette sul piatto 11 milioni e nel luglio del 2009 se lo porta a casa, vincendo la concorrenza del Palermo.
YELLOW SUBMARINE Con il Villarreal di Giuseppe Rossi e del tecnico Valverde, Nilmar esordisce in Europa League il 20 agosto del 2009 in casa degli olandesi del Nec Breda, bagnando la prima con lassist dello 01 proprio a Pepito. Nella Liga mette in mostra tutte le sue doti, un mix di velocità, dribbling, elevazione e generosità, tanto da confezionare 10 assist vincenti in due anni oltre a 22 reti. Anche nella seconda competizione europea si mette in mostra, ma gli spagnoli non riescono mai a raggiungere la finale. Nonostante abbia gonfiato le reti sia di Barcellona sia del Real Madrid, in nessuna delle due occasioni è risultato decisivo, poiché la forza delle avversarie ha schiacciato nettamente la resistenza amarilla. Resistenza che anche Sabatini vorrebbe scardinare, per convincere il presidente Roig a trattare il giocatore: detto del suo valore di mercato (18-20 milioni), e considerato lingaggio (2 milioni lanno), cè da ricordare che Nilmar ha una clausola rescissoria di 50 milioni: «Non cederemo nessun altro dopo Cazorla ha tuonato giorni
fa il patron del Villarreal - , a meno che qualcuno non si presenti con i soldi della clausola, allora non potremmo dire di no...». Limpressione, però, è che la volontà del ragazzo potrebbe convincere Roig a non forzare troppo la mano nel trattenerlo. Vedremo, di tempo ce nè ancora.