La penna degli Altri 18/08/2011 10:40

Luis Enrique: "Ho fiducia nella Roma"

Si gioca la gara d’andata dei play off di Europa League e chi vince il doppio confronto potrà accedere alla fase a gironi: sulla carta, il pronostico è dalla parte della Roma ma quella che stasera affronterà lo Slovan, guidato da Vladimir Weiss, il ct della Slovacchia che in Sud Africa ha rimandato a casa l’Italia di Marcello Lippi, non sarà la vera Roma. A casa sono rimasti , squalificato, Pizarro, Juan e Greco infortunati (Viviani sarà titolare). In più va detto che, al momento, la Roma, come ha sottolineato Cassetti prima di imbarcarsi per la Slovacchia, «è un cantiere aperto». Di certo, è una squadra incompleta al di là delle assenze di giornata: Luis Enrique continua a reclamare (invocare) rinforzi per ogni reparto, un difensore centrale, uno (due..) centrocampisti e una punta, ma non è stato ancora accontentato. Lo Slovan, che dopo l’ingaggio di Weiss (che dal 3-4-3 è passato al 4-4-2) è salito in testa alla classifica della Corgon Liga, il massimo campionato slovacco, sogna la grande impresa contro «il leggendario » puntando sulla vena realizzativa di Sebo, 22 reti nel passato torneo. Weiss, però, dovrà fare i conti con quattro delicate squalifiche (fuori il bomber Halenar, tra gli altri) e due assenze per infortunio e tutto questo non lo aiuterà. «Spero che possa giocare perchè vedere all’opera un campione fantastico come lui sarebbe un premio per tutti i nostri tifosi», ha detto Weiss, che ha aggiunto che la sua squadra è «pronta a fare l’impossibile per eliminare la Roma». Da un punto di vista atletico gli slovacchi sono in condizioni nettamente superiori agli uomini di Luis, visto che - oltre alle cinque partite di campionato - lo Slovan ha già giocato anche i preliminari di (eliminato dall’Apoel).

Luis Enrique, però, non trema. «Non so se la Roma è ancora al biberon o alle pappine ma so che sta crescendo e che, più o meno, siamo in linea con gli obiettivi di lavoro fissati all’inizio della preparazione. Io non sono assolutamente preoccupato per quanto accaduto a Valencia, dove abbiamo commesso errori individuali, o per le assenze di e degli infortunati: la Roma, questo è vero, ha bisogno prima possibile di altri giocatori, ha bisogno di altri innesti ma io ho pazienza perchè so che operare sul mercato non è facile», il virgolettato dell’asturiano. E ancora. «Non sono particolarmente emozionato per questo debutto ufficiale sulla panchina della Roma: avverto le giuste responsabilità, quelle normali e logiche quando si deve affrontare una doppia sfida da dentro o fuori. Io ho fiducia nella mia Roma: tutta la squadra ha lavorato bene, dimostrando di credere nel nostro progetto e nel nostro calcio. Tutti, nessuno escluso, hanno dimostrato con i fatti di voler mettere alle spalle un’annata molto complicata, di voler migliorare. E questo è un dato che mi spinge all’ottimismo».