La penna degli Altri 18/08/2011 12:12
Le romane alla prova del nove

Logico che non susciti particolare attrattiva la presenza di una rivale, i macedoni del Rabotnicki, di caratura chiaramente inferiore rispetto alla squadra che Edy Reja, obiettivo di insensate contestazioni, può mettere in campo. Quanto basta, al di là di ogni considerazione sul ritardo di condizione atletica, per garantirsi la serenità nel ritorno della prossima settimana a Skopje, con il preventivato approdo alla fase a gironi e la prospettiva di potersi giocare l'eliminazione diretta quando le superstiti saranno appena trentadue, dopo nove mesi di approccio. Problemi ben più pesanti dovrà affrontare Luis Enrique, che porta la sua Roma nella splendida Bratislava dove l'attende un agguerrito Slovan. Vero che il campionato slovacco non rispecchia i valori della rappresentativa nazionale, quella che ci ha preso a calci nel coccige ai mondiali sudafricani, i migliori non giocano in patria. Però la Roma è un cantiere aperto, e qualche problema legato a infortuni più o meno rilevanti costringe il giovane tecnico a ulteriori esperimenti, di quelli che devono essere supportati da assidui collaudi per garantire l'avvio di un futuro ambizioso. Lampi di classe da trarre dal cilindro sono disponibili, che possano bastare è un altro discorso.