La penna degli Altri 27/08/2011 12:08

La Roma studia un’alternativa per i non tesserati

Lo è anche perché a Trigoria potranno studiare una soluzione a un veto che ormai pare insuperabile. Quello dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive sul progetto giallorosso di permettere anche ai non tesserati di abbonarsi. La Roma sta studiando una exit strategy. Una strategia di uscita. Un’idea nuova. Sarà sottoposta a breve all’attenzione dei tecnici di Lis Lottomatica, storico partner della società per la biglietteria. Un silenzio assordante. Durante la presentazione della campagna abbonamenti, fermi restando i vantaggi per i tesserati, la Roma aveva offerto la possibilità di far pagare a tutti la stessa cifra per seguire la squadra all’Olimpico. Niente da fare. Vuoi perché mediaticamente è stata dipinta come una rivoluzione contro Maroni, vuoi perché qualche società che aveva investito tempo e denaro sulla tessera ha storto la bocca, vuoi infine perché persino la Lega Pro si è messa di traverso, fatto sta che il 21 luglio l’Osservatorio ha detto alla Roma: brava, bella idea, utile a riportare armonia tra tesserati e non tesserati, però ne riparliamo la prossima stagione.

Sono trascorsi trentasei giorni dalla bocciatura dell’Osservatorio e la Roma non ha più saputo nulla. Ufficiosamente, ai manager giallorossi è stato fatto sapere che un’apertura ci sarà. Ufficialmente, anche nella riunione di giovedì scorso l’argomento non è stato affrontato. O se è successo, non ha comunque portato il Viminale a (ri)prendere una posizione. Si resta, per ora, alla determinazione del 21 luglio. E la Roma si è stufata. Comprensibile, visto che la campagna abbonamenti si concluderà inderogabilmente l’11 settembre. A Trigoria sanno benissimo che non è che consentendo pure ai non tesserati di abbonarsi si avrà chissà quale boom al botteghino. Però la Roma è straconvinta che, stavolta, il principio valga la battaglia. L’Osservatorio nega la possibilità di abbonarsi senza tessera? Perfetto, la Roma sta riflettendo su un’alternativa. La base di partenza potrebbe essere il carnet di biglietti, che potrebbero essere venduti a un prezzo identico a quello pagato dai tesserati per quello stesso numero di gare. C’è una sola certezza: a Trigoria non accetteranno passivamente un diktat che non condividono. Due dirigenti di primo piano, il capo della biglietteria Carlo Feliziani e l’amministratore delegato Claudio , ci hanno messo la faccia. Hanno promesso che la Roma tratterà tutti i suoi tifosi allo stesso modo. In una maniera o nell’altra, manterranno la parola.