La penna degli Altri 25/08/2011 10:41
La più grande rivoluzione
Per la prima volta la tv coprì tutte le gare e in tutta Europa, ci fu lavvento dei cronometraggi elettrici, qui, proprio oggi si gettò un ponte verso lo sport moderno. La Roma proverà a fare di più. Sarà la sua Primavera di Bratislava. Il Barone De Coubertin realizzò il suo vecchio sogno («Desideravo Roma perché soltanto qui lOlimpismo avrebbe indossato la toga sontuosa, tessuta darte e di pensiero di cui io, fin dal principio, volevo ammantarlo ») prima che il Barone Liedholm riuscì con la sua ragnatela a intessere persino una favola più bella. Là dove sfilava Abebe Bikila siederà Luis Enrique, che a Riscone correva a piedi scalzi. LArco di Costantino sta a Bucarest. Born to run.
Insieme verso il trionfo cera scritto in Curva Sud. Se è vero che Roma non è stata costruita in un giorno è perché Roma non finisce mai. Oggi, stanotte, si rigioca, si ricomincia e mai come stavolta è stato inizio. Falçao si presentò in una notte di San Lorenzo, stella cadente con una scia che potrai vedere sempre, questa Roma lo fa sfidando storia, leggi e forze di gravità, inghippi di potere, migliaia di invidiosi, milioni di gufi, tristi abitudini concettuali e sporche alleanze trasversali.
E bello sentirsi armati solo di mazzafionda per rompere i vetri del Palazzo del Potere. Ed è bello tifare per una società che è contro la Tessera del Tifoso e che sceglie come allenatore un ex giocatore straordinario, col fisico da smilzo, le idee di tutti i colori, e il profilo rivoluzionario. Un diesse che è un poeta dalla voce rotta dalla vita, un direttore generale per il quale è naturale accostare il Gabbiano di Cechov a un tiro lento di Lamela.
Che sè ripreso come preparatore Franco Tancredi (Tan-cre-di, Tan-cre-di, Tan-cre-di). Che sta per rinnovare il contratto al giocatore più romanista di sempre. Che ha come capitano Francesco Totti. La fascia sta lì sul suo braccio, lui pure e ditelo agli scienziati che ne straparlano e anche a quelli del Cern di Ginevra che dicono di essere vicini a scoprire il Bosone di Higgs (un buon giocatore mi sa) cioè la cosìddetta particella di Dio.
Venite allOlimpico. Il nostro primo giorno è una prima notte. Allora tutto è possibile. Arbitra un arbitro che è nato un 30 maggio degli Anni 80 e chissà che vuol dire (cose turche). Gli americani si presentano in una partita che vale lEuropa: sa di mondo, sa di tutto. Di Roma. "LEuropa per riprenderci la Storia", cera scritto nell84 in Curva Sud e sui muri di San Lorenzo lo trovi ancora. Questione di Geografia. Ecco la Roma è la vernice del tempo che al tempo resiste, soltanto che adesso cè limpressione di vivere il momento in cui hai il pennello o la bomboletta in mano.
Il futuro non è scritto. Dipingiamolo. A cinquantanni esatti dal primo trofeo internazionale vinto da una squadra italiana, la Coppa delle Fiere, la Coppa Uefa, giochiamo questa Europa League (grazie per sempre a: Cudicini, Fontana, Corsini, Losi, Carpanesi, Pestrin, Orlando, Angelillo, Manfredini, Lojacono, Menichelli). Americana, asturiana, catalana, argentina, brasiliana... la Roma resta la Roma. Romana. La Roma è Roma e stasera gioca. Qui. Proprio oggi. Ed è unemozione. La più grande rivoluzione.