La penna degli Altri 31/08/2011 10:56

Gran signore Pradè, insegna stile

Sbagliato. «Desidero premettere - ha cominciato Pradè con grande signorilità - che sono ancora un tesserato della Roma e ho quindi creduto opportuno chiedere un permesso formale all’ A.d.dr. . Mi ha risposto che non esisteva alcun motivo di diniego e che avrei potuto  esprimere il mio pensiero il totale libertà». All’apparenza può sembrare uno scambio di cortesie, all’insegna della diplomazia. In realtà Pradè ha motivato con una genuità di pensiero, unito alla competenza e alla conoscenza dell’ambiente, le sue impressioni, che dovrebbero far meditare i "maestri" della discordia.  Annotiamo, inevitabilmente centrati sull’attuale situazione di disagio che è venuta a crearsi fra Enrique e . Anche Pradè ha lasciato capire che sono stati altri a creare il"caso". E ricordando la sua antica conoscenza con il , ha tenuto a precisare che Francesco non ha mai creato problemi a nessuno. Inutile scambiare il suo volto comprensibilmente cupo al momento della sostituzione con lo Slovan, che tuttavia non gli ha impedito di abbracciare Okaka, con rancori che si trascinerà, incidendo  magari sulla serenità della squadra.  è un campione di calcio e di serietà . La Roma sta vivendo una  trasformazione importante. Occorre dare piena fiducia ad Enrique, un tecnico giovane che ha bisogno di  essere aiutato in una piazza difficile, per  far capire meglio le sue idee innovative. Se sarà posto in condizioni di  lavorare in serenità, la Roma, già forte, potrà esprimersi su livelli di grandissimo spessore.

Pradè ha pure  auspicato un pronto arrivo di Baldini che costituirebbe una preziosa presenza per tutto l’ambiente. Se i campioni della malafede proprio non riescono a capire con la loro mente, quanto sia indegno insistere su posizioni preconcette, già bollate dai veri tifosi giallorossi, prendano esempio da un quasi ex, da un osservatore onesto e credibile, a conoscenza di piccoli e grandi segreti della società per cui ha lavorato. Abbiano uno stile noi della Roma che è tutta un’altra cosa rispetto a ciò che gira nel mondo del pallone. Un’altra "bacchettata" indiretta che provocherà rossore a facce avvezze all’inganno