La penna degli Altri 26/08/2011 09:49

Fuori Totti, la Roma perde l'Europa

Un suicidio in piena regola, quello del presuntuosissimo allenatore spagnolo che non è andato solo contro la storia della Roma — e questo ci può stare perché non la conosce — ma soprattutto contro la logica. Fin lì la Roma aveva dominato la partita, segnato un solo gol con Perrotta al 10' e poi sprecato un pò per sfortuna e un pò per inesperienza molte occasioni. C'era stato anche un bel gioco, che aveva conquistato i tifosi. Poi, in rapida successione, due mosse tattiche da harakiri: il giovanissimo Verre per il compagno di Primavera Caprari, fin lì tra i migliori, con spostato dal centro sulla fascia, lì dove è già morto calcisticamente Borriello in queste poche settimane di cura spagnola. E, cinque minuti dopo, è finito in panchina per Okaka. La Roma ha perso, il caso è deflagrato e il capitano giallorosso, a fine gara, ha regalato la sua maglia a Weiss, l'allenatore dello Slovan che, da c.t. della Slovacchia, aveva eliminato l'Italia di Lippi al Mondiale sudafricano. «Uscito abbiamo avuto la possibilità di vincere — ha detto il tecnico slovacco —. è la Roma». Un'idea simile l'ha anche , il d.s.: «Non è stato un cambio fortunato. Senza ci siamo sgonfiati? Direi di sì».

Chissà cosa ha pensato Thomas DiBenedetto, alla «prima» all'Olimpico. Doveva essere una passerella trionfale, è finita tra i fischi dello stadio. Parlare ora degli arrivi di Osvaldo e Kjaer è inutile. La Roma è fuori dall'Europa League, mentre la Lazio ci entra con un 9-1 complessivo al Rabotnicki (6-0 all'andata e 3-1 ieri con le riserve delle riserve).