La penna degli Altri 09/08/2011 11:06

E Luis Enrique è pazzo di Daniele

La cosa importante, per il momento, è che tra il tecnico e il giocatore sia esploso immediatamente un grande feeling.  è letteralmente entusiasta dei metodi di lavoro di Luis Enrique, di ciò che si prova in allenamento e poi di vederlo realizzato sul campo. L’ha detto a tutti, a Cosmi e Lerda che erano venuto a Brunico per osservare il lavoro di "Lucho", a Prandelli, consigliandogli pure una visita a Trigoria. Ma la cosa è reciproca, perché l’allenatore spagnolo è altrettanto entusiasta di e ciò non è stato secondario nella trattativa per il rinnovo del contratto di Daniele, di cui si parla a parte. sarà il fulcro del gioco di Luis Enrique, che accanto intende mettergli due intermedi di corsa e movimento. Ma all’occorrenza, ovviamente, l’intermedio può farlo anche lui, anzi in alcune occasioni di questo precampionato già l’ha fatto. In fondo, in una posizione simile ha già fatto 10 gol due stagioni fa e la Roma ha rischiato di vincere lo scudetto. «Ti voglio ovunque» non era un incitamento detto a caso, perché un giocatore come può effettivamente stare ovunque e non a caso lo abbiamo visto anche centrale di difesa. Soluzione d’emergenza, certo, ma è proprio alle certezze che bisogna affidarsi nei momenti d’emergenza, quelli dove serve gente che non si tira mai indietro e che non ha mai paura di metterci la faccia, proprio come . Di lui s’è detto un po’ di tutto, negli ultimi anni, con le leggende metropolitane che hanno di gran lunga superato la realtà, per non parlare delle valutazioni sul suo rendimento. Che però continua ad essere apprezzato un po’ ovunque, basta riguardarsi i nomi delle squadre che hanno posato (e ancora posano) gli occhi su di lui. I grandi, d’altronde, si riconoscono tra di loro e così è normale che le grandi squadre cerchino i grandi giocatori. Luis Enrique punta su proprio come vorrebbero fare tanti grandi allenatori. Il tempo dirà se "Lucho" diventerà un grande tecnico. Ma di sicuro, direbbe una vecchia pubblicità, i grandi allenatori li fanno i grandi giocatori. Come Daniele De Rossi.