La penna degli Altri 08/08/2011 11:09
E a Wembley sfida in famiglia tra Tancredi e Stek

Il portierone degli Orange, dopo una sola giornata di allenamento a Trigoria, è dovuto ripartire per rispondere alla convocazione del ct Bert van Marwijk che lo ha chiamato insieme ad altri due "italiani", vale a dire Sneijder e van Bommel. Wembley, una bella vetrina per "Stek", che non dovrà certo dimostrare in questa occasione il suo valore.
Ma che, dopo lo svarione di Neuer allesordio in campionato con il Bayern, ha loccasione per far vedere al mondo che lui è uno dei tre portieri più forti del mondo (lasciando per il momento il gradino più alto del podio a Casillas, non fosse altro per il Mondiale vinto un anno fa in finale proprio contro lOlanda). Stekelenburg sarà dunque losservato speciale della partita. Dallesterno, ovvero attraverso la tv, ma anche dallinter-no, da Wembley. A tenere docchio la sua prestazione, le sue movenze ci saranno Franco Baldini, luomo che lha voluto fortemente alla Roma, e un altro Franco, Tancredi. Che prima della formalizzazione dellingaggio aveva già tratteggiato un identikit del suo portiere ideale, che era praticamente fatto a immagine e somiglianza di Stekelenburg.
Era il 17 luglio e dal ritiro di Riscone, il numero uno del secondo scudetto giallorosso aveva detto così: «Io ero basso e preferisco avere i portieri alti. Quelli alti li puoi far diventare veloci, quelli bassi non puoi farli diventare alti». Era il primo indizio, perché Stek con i suoi 196 centimetri sarà il portiere più alto della serie A. Ma non solo. Quelli erano i giorni in cui Kameni sembrava essere sulla strada per Roma, e lui a proposito del camerunense spiegò: «Lo conosco, sono stato un anno al Real Madrid, aveva quattro anni di meno e lho seguito, ha giocato bene. Quello che farà la società e lallenatore ce lo teniamo per noi, quando avverranno certe situazioni ve lo diremo».
Le situazioni sono avvenute e ora Tancredi si ritrova ad allenare Stekelenburg alla Roma. Anzi, lo farà a
partire da giovedì, quando torneranno entrambi a Trigoria. Perché per qualche giorno saranno ancora avversari e magari Tancredi racconterà a Rooney e compagni quali sono i punti deboli di Stek. Quelli su cui comincerà presto a lavorare per farlo passare da "uno dei" a "il" più forte portiere al mondo.