La penna degli Altri 21/08/2011 10:24

DiBenedetto: "Totti il più grande degli ultimi 50 anni"



Presidente, cosa l’ha colpita di più in questi primi giorni a Roma?



«La passione della gente. In­credibile. Sapevo che avrei trovato molto calore, ma non mi aspettavo fosse così. C’è grande affetto. E’ molto bello».



C’è anche un po’ di delusione per la prima uscita stagiona­le, però?



«Ogni squadra ha bisogno di tempo, lo svi­luppo e la cre­scita di un gruppo non è mai facile da portare avanti. E comunque una partita è troppo poco».



Lunedi sarà a Trigoria per prendere possesso della sua nuova “casa”. Parlerà con la squadra?



«Ho già parlato con i ragazzi prima della partita di Brati­slava, lo farò in futuro se sarà necessario ma credo che non sia questo il mio compito. Ho grande fiducia negli uomini che abbiamo scelto, da Saba­tini a Luis Enrique. Tocca a loro parlare con i giocatori. E’ il loro compito. Io ho altri compiti».



Cioè, lei metterà soltanto i soldi e lascerà a loro tutte le decisioni?



«Il nostro dovere è quello di stabilire un budget, metterlo a disposizione dello staff so­cietario. Il loro compito è quello di scegliere i migliori giocatori possibili in funzione di questo budget e di quello che offre il mercato».



Avete già fissato la cifra che investirete?



«Sì». Sposta lo sguardo, sorri­de, torna a osservare il cam­po in silenzio.



Può dircela? 



« No » .
 



Certo, i tifosi un colpo di mercato se lo aspettano...



« Purtroppo ci sono regole precise che li­mitano le spese, gli investi­menti e gli aumenti di capita­le. Dobbiamo muoverci entro i limiti che sono imposti. Que­sto incide inevitabilmente sulla campagna di rafforza­mento. Ma sono sicuro che fa­remo tutto quel che potremo fare». 



La sconfitta con lo Slovan, però, ha fatto scattare un campanello d’allarme. Forse a questa Roma manca più di qualcosa.



«Stiamo portando avanti alcu­ne trattative, seguiamo diver­si giocatori. Ma le nostre scel­te non possono certo dipende­re da una sola partita. Sono valutazioni molto più genera­li ».



Intanto ci si aggrappa ai campioni che ci sono già. Si incontrerà da solo con per chiedergli dei suggeri­menti?



« è un giocatore straor­dinario, credo sia uno dei più grandi, forse il più grande de­gli ultimi 50 anni. Lui è già nella storia della Roma, ed è un altro esempio di quella passione di cui parlavo. Per noi è un elemento fondamentale, speriamo conti­nui a esserlo an­cora per tanti anni. Ci serve, e ci serve prima di tutto in cam­po » .



E’ soddisfatto di ciò che la squadra ha fatto sin qui?



« I ragazzi stanno lavorando duro, è una cosa che merita di essere sottolineata. Non posso che esserne contento. Ed è la cosa importante in questo momento».



In generale, da questa stagio­ne, cosa si aspetta dalla sua Roma?



«Mi aspetto che i giocatori si impegnino fino in fondo, che diano tutto, sempre. Mi aspet­to che ogni settimana vada meglio di quella precedente».