La penna degli Altri 19/08/2011 10:16
DiBenedetto firma «Faremo grandi cose» E Osvaldo è in città...
Che giornata Non è ancora diventato il 23° presidente della Roma, ma ieri è stata la sua giornata, vissuta di corsa: lo sbarco a Fiumicino alle otto del mattino, il lavoro con i legali degli studi Tonucci, Bingham e Grimaldi fino all'ora di pranzo, la chiusura di tutti i documenti e la firma alle 13.50, ora esatta in cui è avvenuto il «closing», il passaggio del 67% delle azioni giallorosse alla Neep holding Roma Spa, la nuova controllante del club. Alle 17 DiBenedetto è decollato da Ciampino a bordo di un charter messo a disposizione da UniCredit con Cappelli, il consigliere Mauro Baldissoni, un manager di Raptor, il fondo gestito dal socio Pallotta, due legali di Bingham e il d.s. Walter Sabatini. Un paio d'ore dopo è atterrato a Bratislava e il gruppo si è trasferito allo stadio Pasienky, dove i presidenti hanno parlato alla squadra.
Fidatevi «E' un progetto sano e a lungo termine - assicura Roberto Cappelli nel comunicato ufficiale diffuso in serata -, non abbiamo affidato la Roma al primo che passava. DiBenedetto e i suoi soci ci hanno convinto per la passione che hanno messo in campo e la mentalità del business sportivo che hanno dimostrato. Per ora noi di UniCredit restiamo con la nostra quota del 40%, più in là penseremo a venderla (famiglia Toti in pole, ma se gli acquirenti fossero invece i Della Valle?, ndr). Intanto, concentriamoci sulle esigenze della squadra: certamente arriverà qualche rinforzo». Claudio Fenucci ha accolto DiBenedetto a Bratislava, «Insieme lavoreremo per costruire qualcosa di inedito per il calcio italiano - ha detto l'a.d. -, ma tutti dovranno fare la loro parte, anche la città».
Osvaldo a Roma Pazienza, complicità, fiducia, le cose che si chiedono ai sostenitori giallorossi. James Pallotta, socio forte del gruppo americano, ha confessato le sue intenzioni: «Riuscire a cambiare il calcio italiano». Ma dopo ieri sera, sarà un po' più dura tenere buoni i tifosi, che ora si aspettano solo i tre rinforzi richiesti da Luis Enrique. Sabatini è chiamato ad un finale di mercato palpitante. Se per l'ingaggio del difensore danese Kjaer si attende quasi solo l'ufficialità, per Osvaldo è ancora il momento di prendere per sfinimento l'Espanyol, sperare che alla fine accetti l'offerta di 13 milioni più bonus, inferiore ma più affidabile dei 17 milioni proposti dall'Atletico. Il tutto con la smaccata complicità dell'attaccante, che ieri non si è presentato all'allenamento e ha mandato un sms al suo club con scritto: «Sono a Roma per motivi personali». Riuscirà a restarci per i prossimi quattro anni?