La penna degli Altri 10/08/2011 13:09

Corsa contro il tempo

E la Roma - a detta di tutti, operatori di mercato giallorossi compresi - è incompleta (non solo la Roma, ovvio). Ci sono acquisti da fare, tre o quattro titolari, e cessioni da definire, calciatori in esubero, extracomunitari, più possibili partenti dell’ultima ora, figli dell’offerta irrinunciabile. Tra queste, come detto, un paio sono fondamentali come quelle di Barusso (ieri qualche tifoso lo ha invitato poco delicatamente ad andarsene) e Simplicio che, essendo extracomunitari, stoppano l’arrivo di altri stranieri, vedi Fernando e Nilmar. ha l’arduo compito di accontentare Luis Enrique, autore firmatario del progetto tecnico. Il ds dovrà fare in poco tempo quello che ha chiuso (in uscita e entrata) nel primo mese e mezzo di mercato, facendo arrivare alla Roma i vari Stekelenburg, José Angel Valdes, Lamela, Bojan, Heinze (più Nego), senza considerare le partenze di Menez (Paris Saint Germain), Vucinic (), Riise (Fulham), Doni (Liverpool) e Julio Sergio (Lecce). Traduzione: un acquisto ogni sette giorni, se ne calcoliamo tre, se invece la Roma ne volesse (o dovesse) prendere quattro, la media scenderebbe a 5,5, notti comprese, incluso Ferragosto e tenendo sempre come termine ultimo il 31 agosto.



L’unico inconveniente, in teoria, è che il tecnico avrà a disposizione i titolari nuovi a stagione cominciata. Se fosse solo un giocatore a mancare, non costituirebbe una preoccupazione per nessuno. Così come è anche vero che non sempre chi viene acquistato prima va meglio di chi arriva sul gong. Siamo solo alle teorie: basti controllare il rendimento di Adriano e Simplicio lo scorso anno (entrambi giunti prima del raduno estivo della squadra), con quello di Borriello, arrivato a Roma dopo la prima di campionato.



Alla Roma, in testa, non hanno mai pensato che tutto il mercato si sarebbe potuto chiudere prima del ritiro, sarebbe stato impossibile per vari motivi (slittamento del closing compreso, infatti ci alcuni contratti di dipendenti ancora non sono firmati). Ma adesso tempo da perdere non ce n’è. Gli obiettivi sono noti e anche un po’ costosi, visto che parliamo di titolari. Soprattutto c’è da sbloccare il mercato degli extracomunitari. è alla caccia di calciatori funzionali al progetto di Luis ed è attento a non sperperare, cioè non assecondare le richieste economiche degli altri. «La distanza tra noi e Nilmar è moltissima», ha detto ad esempio ieri pomeriggio il ds parlando del talento brasiliano del Villareal, che chiede 20 milioni di euro. Con Giuseppe Rossi che dalla nazionale stoppa il suo compagno brasiliano «è un grande uomo spero che resti».



La Roma ha bisogno di un attaccante, uno tra Nilmar, Palacio e Hernandez (nelle ultime ore in Germania hanno accostato il nome di Podolski ai giallorossi) e si sta facendo di tutto per farlo arrivare prima di Ferragosto (meno cinque giorni alla meta). Poi servono uno (o due) centrocampisti, Fernando su tutti, e un difensore (Kjaer, Ogbonna, Rolando), che ad occhio e croce arriverà verso la fine, con il doppio confronto in Europa League contro lo Slovan Bratislava già giocato. In tutto questo calcoliamo anche che: se va via Borriello, arriverà un altro attaccante e se parte Pizarro, diventa obbligatorio un altro centrocampista.

Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha incontrato ieri l’Ad della Roma, Claudio (primo appuntamento ufficiale). Nel corso del colloquio, che ha toccato vari punti, si è affrontato anche il tema relativo all’utilizzo dello Stadio Olimpico: le attività commerciali legate all’evento e al brand della società, lo sviluppo di iniziative promozionali per i partners della società e la commercializzazione degli spazi pubblicitari disponibili in alcune zone dello stadio. E altre sinergie.