La penna degli Altri 25/08/2011 09:04

Comando io

Più tirato rispetto alle prime conferenze stampa, lo spagnolo ammette senza timore che rifarebbe tutte le scelte di Bratislava, dove a e Borriello ha preferito il ragazzino Caprari e il «ripescato» Okaka, salvo poi inserire nel finale il capitano e lo stesso Borriello complicando la sua cessione, «ma lo sapevo e l’ho fatto perché lui in quel momento era a mia disposizione». A domanda su l’allenatore risponde: «Una squadra non è composta da un solo giocatore e per ogni partita scelgo i più preparati. Ognuno - prosegue l’allenatore - ha la sua sensibilità e va trattata in modo diverso, lo faccio con i miei tre figli e lo faccio da allenatore ma da tutti pretendo un comportamento uguale per raggiungere il risultato comune. Un giocatore ha un solo obbligo: allenarsi e fare una vita da professionista, è l’unico modo per cambiare Se ho un problema con un giocatore ci parliamo in faccia: per ora l’ho fatto un po’ con tutti e nessuno ha avuto niente da ridire».

Lucho è convinto di avere la squadra dalla sua parte ma la freddezza con cui parla di è la prova che tra i due ci sono ancora molte cose da chiarire. «Il clamore sui giornali? Non li leggo - ribatte il tecnico - per non farmi condizionare. La critica fa il suo mestiere ma nessuno come me ha la squadra davanti giorno per giorno». A Bratislava il numero 10 è rimasto in panchina perché il tecnico non era soddisfatto della sua gara a Valencia e degli ultimi allenamenti, il capitano sperava quantomeno di saperlo qualche ora prima. Dovrà abituarsi: «Io - spiega Luis Enrique - non dirò mai la formazione in anticipo. Ho sempre fatto così e non cambio abitudini».

E oggi? dovrebbe giocare insieme a Bojan e Okaka, anche perché Borriello non si è allenato ieri e ormai è in partenza e Lamela non è ancora disponibile. Tutti possono sperare in una chance, anche Taddei in un centrocampo da inventare: è ancora squalificato, Pizarro e Greco sono infortunati (per non parlare di Juan...) e dal mercato non è ancora arrivato nessuno. Quando glielo fanno notare, Luis Enrique sorride, fa l’occhiolino e prova a parlare d’altro per evitare ulteriori polemiche. Ma dopo aver chiesto e ottenuto Osvaldo dal mercato si aspetta ancora tanto. La società proverà ad accontentarlo, insieme agli acquisti devono arrivare i risultati. Lo sa anche Luis Enrique che chiede l’appoggio dei tifosi: «Vogliamo creare un senso di comunione con loro». La missione inizia stasera.