La penna degli Altri 28/08/2011 15:50
Chi libererà la Roma da Totti?

Non stiamo parlando solo di calcio, argomento che del resto interessa poco anche a DiBenedetto e soci (per non parlare di Unicredit, che non vede lora di piazzare il suo 40%, il toto-nomi come secondi azionisti merita un articolo a parte), perché un allenatore ha il diritto di pensare che a Bratislava Caprari, Bojan e Okaka gli dessero più garanzie di Totti (tanto a rischiare è comunque Luis Enrique, tanto vale rischiare con il proprio cervello).
Stiamo parlando di quello che è il giocatore simbolo della storia del club, un monumento per giunta vivente: come se Meazza fosse su questa terra giocasse nellInter attuale o Riva lo facesse nel Cagliari di Cellino. Al netto del becero tottismo, cioè di un ambiente pieno di persone che millantano chissà quali rapporti con il capitano, Totti è un patrimonio proprio dal punto di vista patrimoniale.
Dalle dichiarazioni di Baldini in poi è stata invece tutta una gara a farlo innervosire, come se fosse di ostacolo a chissà quali strategie o volesse dettare la formazione (quando invece se lui contasse qualcosa Montella sarebbe ancora sulla panchina giallorossa).
E invece la cosa drammatica è che non cè nessuna strategia unitaria (diversamente Borriello non sarebbe stato bruciato per il mercato internazionale per pochi minuti di Europa League e a De Rossi sarebbe stato offerto un prolungamento in bianco), ma solo una serie di personaggi che pensano di segnare questa nuova era sparando al bersaglio grosso.