La penna degli Altri 10/08/2011 11:54

Barusso rifiuta l'estero: calci all'auto



La «colpa» del giocatore? Non essersi concesso al consueto rito degli autografi e fare ancora parte della rosa della Roma. «Hai rotto, te ne devi andare», i garbati inviti che gli ha rivolto l'esagitato.



Ferri corti Possibile che Barusso — 26 anni, centrocampista di fatica, a Roma dal 2007, ma sempre in giro in prestito — stia bloccando il lavoro di ? Che sia anche colpa sua se ancora non sono arrivati i vari Nilmar, Casemiro e Fernando? A proposito, ha sentenziato ieri , «Nilmar è lontanissimo» (l'alternativa nuova sarebbe Pinilla). E se pure fosse, non era diritto di Barusso rifiutare un ingaggio a Sion o a Tel Aviv? Com'è diritto della Roma tentare di piazzarlo all'estero. La situazione, di cui si sta occupando anche Daniele Pradè, si è complicata. Le parti sono ai ferri corti: il ragazzo lamenta un trattamento da pacco postale; il club lo accusa di approfittarsene. E intanto il tempo passa.



Reintegrato Per Fabio Simplicio, l'altro «indesiderato» della rosa, è passato il treno giusto venti giorni fa: un'offerta del Corinthians rifiutata prima che il mercato brasiliano chiudesse per ferie. Se ne riparlerà a gennaio, a meno che non arrivi prima una proposta da un altro Paese straniero o non rescinda il contratto da 1,8 milioni annui. Difficile. Anche se i rapporti nel suo caso sono sani: la Roma, infatti, dopo un approccio duro (escluso dal ritiro), ha optato per una gestione più soft (inserito nella lista Uefa).



Malconcio Ci sarebbe la carta Pizarro. Appunto, sulla carta: perché il cileno, un altro che non rientra nei piani di Luis Enrique, non ha mercato e con quel ginocchio malconcio non ispira fiducia. Ieri, infatti, non si è allenato. Come Bojan, ma nel caso dello spagnolo, vittima di una distorsione alla caviglia, la colpa è solo dei campi di Trigoria, di nuovo disastrosi. Ma i giardinieri non costavano 15 mila euro al mese?