La penna degli Altri 20/07/2011 10:49

Totti, una fantastica normalità

D’altronde, nella sua carriera è sempre stato così: le voci e le cattiverie sono state messe a tacere dai gol. E dagli assist anche, tanti e belli, come quello filtrante fatto ieri a Menez durante l’allenamento del pomeriggio e che gli è valso un abbraccio da parte del francese. Un’altra perla, un altro po’ di . Il campione che fa notizia anche quando va soltanto al mare a Sabaudia con i figli. Le ultime foto sono uscite proprio in questi giorni e mostrano un Francesco premuroso e sorridente, anche divertito quando si tuffa dalla barca insieme a Marco Di Vaio. Un amico. Come tanti. O come pochi, visto che adesso il giocatore più importante e decisivo della storia della Roma sembra essere diventato un "caso". Non lo è per la nuova società - che non parlerà dell’intervista di Baldini per non alimentare ulteriori polemiche - non lo è neanche per il futuro . Anche se un problema esiste, e le parole di Baldini lo hanno confermato, legato non al giocatore (e ci mancherebbe altro) ma a quello che gli è intorno. E che fa male lo stesso, anche se nascosto dietro grandi giocate e sorrisi.

Ieri i due non si sono parlati, potrebbero (o dovrebbero) farlo nei prossimi giorni. Chiarirsi, forse, sarà più facile quando Baldini sarà stabilmente a Trigoria. Adesso, che la distanza tra Londra e Riscone è grandissima - ma non incolmabile - è meglio stare ognuno al posto suo. E pensare a quello che, ed è innegabile, è il bene comune: la Roma. Lo è per Baldini, che d’accordo con sta cercando di costruire una squadra all’altezza, e lo è per . E’ sempre stato così. Anche quando, come ieri,veniva messo in discussione. Troppe volte gli è capitato in carriera, ormai, a 35 anni, passa e va avanti. Nelle radio, in à, è stato l’argomento del giorno. A Riscone un po’ meno, visto che c’erano gli allenamenti da vedere a distrarre la gente, ma se ne è comunque parlato tanto. Perché Baldini piace a tutti e ispira fiducia. Ma è . E’ "fantastico e meraviglioso", come un colpo di tacco regalato all’ora del tramonto. L’ha detto Luis Enrique. E ha già capito tutto.