La penna degli Altri 25/07/2011 10:23

Sabatini: "Il colpo è Lamela"

E come la mettiamo con la questione societaria? E se saltasse tutto sul più bello? non si scompone. «Mi è stato detto di stare tranquillo, la trattativa con gli americani non salterà, devono essere a posto solo alcuni dettagli», assicura e si rassicura. Certo, è difficile pensare a una Roma senza gli americani con ancora ds, visto che proprio lui è stato scelto da un uomo della cordata statunitense, ovvero Franco Baldini«Preferirei lavorare per un uomo che abbia a cuore le sorti del proprio club». Traduzione: meglio un imprenditore che si innamori della sua creatura, piuttosto che una banca. Oltre a Menez, l’altro sul piede di partenza è Mirko Vucinic. Un giocatore che avrebbe voluto (o vorrebbe) trattenere, ma ora diventa davvero difficile. «E’ una possibilità concreta che parta, anche se gli ho visto fare delle giocate che appagano totalmente il mio senso estetico del calcio. Ma se va via è una scelta soprattutto sua». Vucinic ha offerte italiane, , Inter e , più dalla Germania dal Bayern Monaco, più dall’Inghilterra, Tottenham, e United. Dove casca, casca bene, insomma. Il suo manager, Alessandro Lucci, è atteso in Inghilterra, ma nel frattempo tiene rapporti con tutti gli altri grandi club. Il costo: diciotto-venti milioni. «Vucinic preferirebbe l’estero, ha rispetto per la Roma e non vorrebbe giocarci contro», chiosa . Che spera in un ripescaggio della (in trattativa onerosa con il Villarreal per Giuseppe Rossi), perché vorrebbe Marchisio. «E’ un grande calciatore, è l’unico che prenderei dei bianconeri», ammette il ds. «Se Vucinic andrà via la Roma lo dovrà sostituire». E tornano in ballo i nomi di Shaqiri, Martinuccio, Hernandez o (in terza battuta) diGiaccherini. In rosa già ci sono Bojan, , Borriello e Lamela, quest’ultimo tesserabile, ora, come comunitario.

Il resto del mercato romanista prevede poi l’arrivo di un difensore centrale e di un centrocampista. Si va da Ogbonna (in prestito) a Fernando del Porto o a Lucas del San Paolo. «Il terzino? Non serve più. A sinistra può giocare Heinze, a destra c’è Cicinho che, se fosse stato per me, non sarebbe venuto nemmeno in ritiro, mentre Luis Enrique ci punta e mi ha chiesto di confermarlo». Nella lista degli arrivi non c’è il colpo con la C maiuscola, il Pastore per intenderci. La situazione economica attuale non prevede esborsi onerosi. «Lui oggi appartiene a un tipo di mercato sbagliato per noi. Io penso che la Roma si accorgerà di avere già fatto un grande colpo: il nuovo Pastore si chiama Lamela». Infine, capitolo , sul quale piombano offerte sempre molto invitanti. Da Madrid e da Londra soprattutto. Ma non cede. «Daniele non è sul mercato, nella maniera più assoluta. Stiamo trattando il rinnovo e andiamo avanti così. Preferisco fare una trattativa lunga e dolorosa, cercando di trattenere il giocatore piuttosto che dismetterlo oggi». Sarà davvero giusto correre questo rischio?