. A volere la conferma di D’Alessandro è stato il tecnico amaranto Walter Novellino, mentre il Crotone è stato, fra le pretendenti di Pettinari, la squadra che ha assicurato al giovane fantasista una certa continuità nell’impiego, quel che gli serve per mettersi alle spalle una stagione vissuta ai margini. Diciannove anni a gennaio, Stefano ha bisogno di giocare per riprendersi tutto quello che la sfortunata esperienza a Siena (Conte non lo vedeva, neanche una panchina in serie B, una sola presenza in Coppa Italia) gli ha tolto, a cominciare dalla Nazionale. Ranieri veva chiesto di tenrlo a gennaio, lui è rimasto, il tecnico no e chi lo ha sostituito non lo ha mai nemmeno portato in panchina. Motivo in più per ripartire dal Crotone, magari nella speranza di ripercorrere la parabola di Alessandro Crescenzi, approdato in Calabria dopo il primo anno di prestito passato più in tribuna che in panchina e che con Menichini è arrivato a prendersi una maglia da titolare nell’Under 21. Un po’ diversa la situazione del ’91 Marco D’Alessandro, che ha chiuso il suo secondo anno di prestito con 24 presenze complessive, di cui 11 in serie A con il Bari (con cui ha anche segnato in Coppa Italia) e 13 con il Livorno. Quanto basta per l’Under 21 e pure per meritarsi la conferma in amaranto per la prossima stagione. Dopo le 29 presenze nel Grosseto al primo anno di B, per Marco è il momento della definitva consacrazione.