La penna degli Altri 27/07/2011 09:48

Non è la vera Roma

Nel Psg c’è Menez, che non brilla. Ma è normale. Il disastro, in termini di risultato, arriva con il Psg. Pronti, via, la Roma subisce gol da azione d’angolo: di testa Hoarau svetta sul giovane Antei. Sono passati solo quarantacinque secondi. Non bene. Non ci sono i personaggi che incuriosiscono la platea (settemila circa, duemila i tifosi giallorossi presenti), ma l’occhio viene rapito dalla squadra nel suo complesso, dal gruppo, dal modo di stare in campo, che spesso è sfilacciato e poco armonico. Non può e non deve valere il risultato. Per il tecnico asturiano, dopo nemmeno quindici giorni di lavoro, è fondamentale testare le capacità tecniche e atletiche di certi calciatori e la loro predisposizione al sacrificio tattico. E sotto quest’aspetto si sarà fatto un’idea iniziale sui giovani Viviani, Antei (che sbaglia sullo svantaggio e concede poco dopo un’altra palla gol sempre a Hoarau, ma salva una rete fatta dopo uno svarione di Curci) e Caprari, sul nuovo Borriello, sulla disponibilità e allo stesso tempo la fatica di Pizarro nel cambiare modo di giocare e di pensare (la palla non può più trattenerla come faceva una volta, tanto per fare un esempio), sull’atleticità di Rosi (ieri uno dei più brillanti) e sul resto. La reazione al gol subìto è minima: Viviani si fa parare un tiro a botta sicura dal avversario, Areola, Rosi calcia addosso al dopo essere stato imbeccato da , che si mette in evidenza anche per un paio di punizioni. Poi, fine. Funziona discretamente il possesso palla dei giallorossi, il pressing c’è ma non è troppo intenso né continuo, visto che nelle gambe pesa la preparazione appena conclusa e la fase difensiva di squadra è al momento preoccupante. La Roma crea pochissimo contro il Psg (che avendo battuto anche il Waker - 1 a 0 gol di Gameiro - vincerà il torneo), ma subisce tanto. Se lo svantaggio arriva dopo pochi secondi, tra il trentunesimo e il trentaduesimo subisce due gol molto simili: errore in fase di possesso in mezzo al campo e ripartenze veloci degli avversari a bucare difesa.

Meglio la seconda partita, ovviamente contro un avversario di livello inferiore, il Wacker. La Roma sembra più brillante e con più idee. Più tonica. Crea di più e rischia al minimo, anche se le ripartenze avversarie fanno sempre male. Pizarro - che qui fa il centrale e si vede il miglioramento - mette Caprari solo davanti al ed è uno a zero. Vucinic gioca solo contro gli austriaci, qualcosa la fa bene e altro male. Ma è in attesa di partire. La Roma di continuare a studiare, aspettando i nuovi.