La penna degli Altri 21/07/2011 10:59

Gerrard & C: i big oggi guadagnano almeno 6 milioni

IN ITALIA - In una Serie A che cerca sempre più di adeguarsi al fair play finanziario, anche i top club gli strappi alla regola continuano a farli solo per pochissimi giocatori, tutti attaccanti. Per i centrocampi­sti, dunque, diventa difficile avvi­cinarsi a certe cifre. Ce la fa Fla­mini, che al Milan guadagna 4,5 mi­lioni di euro l’anno, cioè centomila euro in meno di , ma il francese percepisce uno stipendio così elevato solo perché ai rossone­ri il cartellino non è costato un eu­ro: è arrivato svincolato dall’Arse­nal. Spesso il livello di retribuzione è in forte contrasto con le quotazioni del giocatore. Basti pen­sare ad Hamsik: quando si parla di of­ferte per lo slovacco, si ragiona nell’ordine dei 40 milioni di euro, con De Laurentiis che si spinge fino ai 100 perché quella sarebbe « la pro­posta indecente » , [...]

CONTRASTO - A Trigoria nessuno riu­scirebbe mai ad immaginare per un futuro lontano dalla Roma. Detto questo, ogni volta che il suo nome all’estero è stato legato ai grandi club, le quotazioni sono state assolutamente in linea con quelle degli altri top player dei principali campionati europei. Però resta il gap sul piano dell’ingaggio. Il più pagato nelle linee mediane di tutta Europa è Yaya Tourè che al ha sfondato il tetto dei 10 mi­lioni di euro. Ma lì, si sa, lo sceicco non bada a spese e il suo approccio al mercato crea più di un effetto di­storsivo in termini di concorrenza. Schweinsteiger al Bayern costa po­co meno, 9,7 milioni l’anno, poi c’è il terzetto composto da Gerrad, Lampard e Xavi che viaggia a brac­cetto, circa 7,5 milioni a stagione (Gerrard il più pagato dei tre, arri­va a 7,6). Fabregas, altro nome mercato, all’ ne prende 6,5 a stagione, Joe Cole e David Silva superano en­trambi la so­glia dei cinque milioni. [...]

DISTANZE - Ci sono distanze impor­tanti tra l’ingaggio di e quello dei suoi principali colleghi in giro per l’Europa. Ma sono an­che distanze di “ sistema”. Inghil­terra e Spagna sono campionati più ricchi e non hanno difficoltà a pre­miare il talento anche in busta pa­ga: all’estero gente come non avrebbe alcuna difficoltà a fir­mare contratti da sei milioni di eu­ro.