La penna degli Altri 25/07/2011 16:18
Ecco la "guerra" delle tv. I presidenti vogliono un miliardo
Intanto la Lega di A e B hanno preparato le carte, attraverso la Lega Service, per puntare ad una tv "fai da te". La tv della Lega (di cui si parla ormai da anni): prima un canale digitale terrestre, poi, eventualmente, anche satellitare. I maggiori sostenitori sono De Laurentiis e Zamparini. Un avviso chiaro a Mediaset e Sky: "non provate a tagliare i diritti tv (come ha goffamente minacciato l'ex ad di Sky, Tom Mockridge, ndr) perché produrremo da soli le immagini".
Altre emittenti straniere per ora non si affacciano in Italia. La Confindustria del pallone insomma punta ad essere editore di se stessa, soprattutto ora che è rimasta scottata dalla chiusura di Dahlia. La Lega di A ci ha rimesso 21 milioni di euro, quella di B del battagliero presidente Andrea Abodi più di cinque: ora entrambe hanno detto di no al concordato (circa il 16%) proposto dall'emittente del digitale terrestre. E fanno sentire la loro voce. Il discorso è molto semplice: Sky e Mediaset Premium fanno ottimi ascolti grazie al calcio (e si fanno la guerra degli sconti fra loro), al quale non possono certo rinunciare.
I presidenti poi non possono fare a meno dei soldi delle tv e l'advisor Infront, che fu trovato dall'ex n.1 della Lega Antono Matarrese, ha garantito sinora incassi di lusso, intorno, appunto, al miliardo. Quel miliardo che serve per tenere in piedi il Circo del pallone ed evitare che fallisca. Ecco, l'avviso a Sky e Mediaset: attenti, i presidenti hanno la loro tv e possono produrre e vendere le partite da soli. C'è un problema, comunque: come mettere d'accordo i presidenti di serie A? Stanno litigando da un anno su come spartirsi i soldi (197 milioni) del bacino d'utenza. Ci sono state anche scazzottate. Figuriamoci se la cifra aumenta...