La penna degli Altri 16/07/2011 10:43

E Pradè ha deciso: se ne va

TIFOSO -Lo ha fatto, il ds, soprattutto da tifoso romanista. Che non vuole essere un’assoluzione a prescindere, lo stesso Pradè è assolutamente consapevole di alcuni er­rori commessi. Ma, forse, questo essere tifoso, in un mestiere come quello di ds, può rappresentare un limite, ci si affeziona ai giocatori, ci si convince che quel certo giocatore è quello giusto per fare il salto di qualità, si sogna di vincere sem­pre. Oltretutto lo ha fatto il ds, negli anni delle difficoltà della società, un portafo­glio che non gli consentiva nulla o quasi e, quando, quel portafoglio qualche euro lo conteneva, gli acquisti, Cicinho, Bapti­sta, che erano stati accolti da centinaia di tifosi all’aeroporto, si rivelarono errori.

«Non ce la faccio». Così, durante la conferenza di DiBenedetto (ieri è andato a trovare il figlio, ripartirà domenica per Boston), ci aveva detto Daniele Pradè. E quel non ce la faccio,voleva dire che non ce la faceva a sopportare e vivere un ruo­lo da semplice osservatore delle cose ro­maniste, a non avere il contatto quotidia­no con l’allenatore, i gio­catori, a pensare a come migliorare la squadra, a non seguirla in trasferta, a vedere dvd, valutare calciatori, risolvere pro­blemi della società (e solo lui sa quanti ce ne sono stati in questi ultimi an­ni), a sentirsi il direttore sportivo della sua Roma. Franco Baldini gli aveva offerto il ruolo di suo vice, ma per chi è stato in prima fila tanti anni, quel ruolo nell’ombra non poteva essere quello giusto per continuare la sua av­ventura con la Roma. Il suo addio, proba­bilmente con la formula che lo solleve­ranno dall’incarico, consentirà alla nuo­vasocietà di fare il contratto da ds a Sa­batini.

STILE -Si è comportato da galantuomo an­che in quest’ultima, tristissima per lui, fase della sua storia giallorossa. Avrebbe potuto alzare la voce, creare qualche pro­blema, ha preferito non farlo perché per lui, errori o meno, prima di qualsiasi altra cosa vie­ne la Roma. Ieri ha chie­sto ai nuovi dirigenti di poter salutare i giocatori, i suoi giocatori, prima della partenza. E’ andato nello spogliatoio, si è commosso, con lui si sono commossi in parecchi. Lunedì si incontrerà con e Cap­pelli per trovare un punto d’incontro sui due anni di contratto che ha ancora. Poi ci sarà l’addio ufficiale. Ma solo da ds. Perché Daniele Pradè, a cui auguriamo le migliori fortune, sarà, sempre e co­munque un tifoso della Roma.