La penna degli Altri 24/07/2011 12:11

Caos Roma, gli americani hanno già mal di pancia

Perché da Piazza Cordusio il «no» è arrivato deciso. A questo punto, la firma per il passaggio di consegne non è appesa semplicemente all'inchiostro delle penne. Domani sbarcheranno nella Capitale due manager di fiducia di James Pallotta, uno dei soci Usa, per tentare di trovare un nuovo accordo con i venditori. Che d'un tratto si ritrovano in posizione di forza: ora che il progetto sportivo della Roma è ben avviato, spetterebbe al tycoon, eventualmente, decidere se alzare i tacchi e perdere gli oltre 10 milioni di euro investiti fin qui tra caparra e spese sostenute per portare avanti l'operazione in questi mesi. Unicredit adesso fa la voce grossa: sarebbe addiritttura disposta a far saltare l'affare e a farsi carico del club. In qualità di banca può farlo, anche senza modificare lo statuto, perché come creditore ha diritto a valorizzare la società in ottica di cessione futura. L'atteggiamento ha mandato su tutte le furie gli americani. E fatto della Roma uno strano caso: la rivoluzione a Trigoria è in atto da tempo, grazie alle mosse del in pectore Baldini e del ds , uomini scelti da Boston, che a sua volta Uni-credit pensa possano rimanere sotto il proprio cappello in caso di rottura con lo Zio Tom. All'americano, tuttavia, i dirigenti hanno giurato fedeltà.

E nel caos continuano ad andare avanti: ieri il direttore sportivo ha raggiunto il ritiro di Riscone di Brunico per assistere all'amichevole dei giallorossi con il Sud Tirol (3-0, doppio Vucinic e Borriello) e pianificare il mercato. Menez è prossimo al trasferimento al Psg, mentre il destino di è tutto nelle mani del centrocampista: può scegliere se accettare la proposta di rinnovo (salita a 5 milioni) o cedere alle lusinghe del , che gli offre 9. Sul tema si confronteranno anche Luis Enrique e . Che a giorni sarà ad Amsterdam: appuntamenti in programma con i dirigenti dell'Ajax per Stekelenburg e con il presidente del San Paolo per Lucas. Sempre di progetto a stelle e strisce si parla. Per il momento.