La penna degli Altri 03/07/2011 10:45

Bertolacci: "Roma vedrai quanto valgo"

Era andato via un anno e mezzo fa, con quali prospettive torna?

«Proverò una grande emozione, sono cresciuto nel settore giovanile, è sem­pre bello tornare nella società che mi ha lanciato. L’importante è trovare la continuità che mi consenta di crescere per capire dove posso arrivare in futu­ro. Questo posso farlo solo giocando e mettendomi in mostra».

Alla Roma ci sono già molti centro­campisti, la concorrenza sarà agguerri­ta.

«Lo so, ma non mi spaventa. Io penso a lavorare al meglio e ad andare in riti­ro con grandi motivazioni per dimostra­re le mie qualità».

Troverà Luis Enrique, un allenatore abituato a lavorare con i giovani.

«Mi incuriosisce molto. Se il modello è quello del sarà divertente, per gli spettatori e per chi gioca».

Torna a casa dopo un anno e mezzo a Lecce. E’ stato utile?

«Sono andato via di casa che non ave­vo ancora 19 anni, sul piano umano è stata un’esperienza molto utile. Sul campo ho dimostrato le mie qualità, ma voglio migliorare ancora».

Che idea si è fatto sulla Roma che sta nascendo?

«Stanno arrivando tanti giovani, Bo­jan ha esordito nel a 18 an­ni, Josè Angel non lo conosco, ma han­no potuto fare esperienze, quello che manca qui in Italia, mentre all’estero a 21 anni i giocatori di valore sono già ti­tolari fissi. Anche in Italia potrebbe es­sere così, i giovani potrebbero trovare più spazio. Io ho avuto la fortuna di tro­vare un allenatore come De Canio che mi ha dato fiducia. E’ importante per il calcio italiano puntare sui giovani».

L’idea di base del è il , che Luis Enrique potrebbe ripropor­re a Roma.

«Ho giocato con quel modulo a Lecce, da mezzala sinistra o da vertice basso».

Una proprietà americana, un allena­tore spagnolo. Che ne pensa?

«Se parlo da tifoso spero che sia il be­ne per questa à, per questi tifosi. Da tifoso direi che sono contento».

Dopo il deludente campionato scorso si avverte la necessità di cambiare fi­sionomia alla squadra?

«Non credo che bisogna cambia­re giocatori o mentalità. Questa è una squadra che negli ultimi cin­que o sei anni ha lottato per lo scu­detto ».

Ritroverà giocatori con i quali si è al­lenato da giovanissimo.

«Ho un bel rapporto con Taddei, Ju­lio Sergio, Vucinic, anche con , uno che si comporta sempre bene con i giovani».

E ?

«Ero giovane, il rapporto è di stima, allenarsi con gente come lui è sempre stato un sogno».

Nella passata stagione è arrivata an­che la soddisfazione dell’Under 21.

«Sono stato un po’ sfortunato, quando sono stato convocato mi sono infortuna­to. Ma è una grande soddisfazione far parte della Nazionale, se trovo continui­tà con il club spero di trovare spazio an­che in azzurro».

Che campionato sarà?

«Molto livellato, il deve lottare anche in , la Roma ha voglia di rivalsa, la inserisco nella lotta per lo scudetto».

Alla Roma ritroverà .

«Ho sempre avuto un bel rapporto, sin dall’inizio, ha creduto in me e quan­do dimostri il tuo valore sul campo sei più stimato. Sono contento di ritrovarlo a Roma, se lo merita».

Su quale giovane scommetterebbe?

«Spero che Santon torni a giocare ai livelli di qualche tempo fa, è forte. A me piace anche Crescenzi che è un amico, un ottimo terzino, con grande futuro».

Zamparini ha detto che dalla Roma non escono più i e gli Aquilani.

«La realtà potrebbe essere questa. Il discorso è che in Italia i giovani hanno meno spazio in generale, gli allenatori hanno un po’ di timore a buttare nella mischia un giovane, perchè c‘è l’esa­sperazione del risultato. Per far emer­gere un giovane bisogna dargli fidu­cia ».

Luis Enrique ha la fama di far lavora­re molto i suoi giocatori.

«Non mi spavento anche perchè mi sono allenato con i ritmi di Francesco Rocca nell’Under 20 e so cosa significa la cultura del lavoro».