La penna degli Altri 23/06/2011 10:27

«Sospette anche altre partite di A »

SPIEGAZIONE - A spiegarlo è uno dei legali, Giancarlo De Marco, al momento di lascia­re Palazzo Silva-Persichetti.

Sono passate cinque ore dal­l’arrivo del suo assistito, a bordo di un’auto della Poli­zia Penitenziaria: maglietta a righe, jeans, volto teso pe­rò meno provato rispetto al giorno in cui uscì dal carce­re e s’avviò, solitario, alla ri­cerca di un taxi ripetendo d’aver tolto «undici giorni di vita ai propri figli» .

L’avvocato, già durante l’interrogatorio, rimarca la disponibilità di Erodiani a chiarire i punti oscuri e rispondere alle do­mande del magistrato: «Non mi piace il ter­mine collaborativo - precisa soltanto -, pre­ferisco dire che sta raccontando la sua ve­rità » . Alla fine, svela i riferimenti alle par­tite di A, aggiungendo tuttavia che il suo as­sistito ha parlato di «cose che gli sono state riferite da altri, fra cui alcuni indagati» (in particolare il dentista Marco Pirani, i cui referenti, sempre secondo Erodiani, sareb­bero stati il calciatore Sergio Pellissier e l’ex calciatore Fabio Galante) e non, quindi, di vicende di cui ha avuto esperienza diret­ta.

La riflessione finale è che «alla luce del­le dichiarazioni di Massimo, si aggravi la posizione di qualche altro indagato» .

PARTITE - Tra le partite prese in esame da Erodiani figurano Inter-Chievo del campio­nato 2009-2010, Ascoli-Livorno di due anni fa, Palermo- “trattata” ma non anda­ta in porto, -Chievo, Brescia-Lecce (con presunta manipolazione da attribuire ai “bolognesi”), Sassuolo-Varese e -Albinoleffe. Inter-Chievo, giocata il 9 mag­gio 2010 e finita 4-3 per i nerazzurri, figura per altro tra le 36 partite (6 di serie A) inse­rite dai Monopoli di Stato nella black list sui flussi anomali di gioco consegnata ai magi­strati di Cremona e alla Figc. Di Sampdoria-Chievo, indicata da altri indagati come so­spetta, Erodiani dice di non sapere nulla. L’allibratore, al tramonto dell’interrogato­rio, spontaneamente, parla invece di un’al­tra partita “fatta” dall’ex por­tiere della Cremonese, Mar­co Paoloni, ovvero Beneven­to- Foggia: gliel’avrebbe con­fidato lui stesso, coinvolgen­do un gruppo di “napoletani” che si aggiungono così a “bo­lognesi”, “zingari” e “milane­si” in quest’intrigo di partite truccate e scommesse. Torna anche su Atalanta-Piacenza, più volte affiorata nell’in­chiesta, ma non sul possibile ruolo del capitano nerazzur­ro Cristiano Doni che ribadi­sce di non conoscere.

INCONTRI - Da rilevare che un riferimento ad altre partite era stato fatto anche martedì da Francesco Giannone, il quale aveva specificato appun­to di averle apprese da Erodiani. E l’allibra­tore conferma anche la versione del com­mercialista a proposito delle riunioni con Si­gnori, sostenendo d’averlo incontrato due volte e non una soltanto come continua a di­re l’ex centravanti della Nazionale. Aggiun­ge addirittura di essere a conoscenza di una terza riunione a cui lui però non era presen­te. Finito l’interrogatorio, Erodiani torna nella sua casa di dove sconta i domi­ciliari, misura per la quale i suoi avvocati (oltre a De Marco, il collegio è composto da Paolo D’Incecco e Michela Soldi) hanno pe­rò chiesto la revoca.