La penna degli Altri 11/06/2011 10:50

Soriano: "Gol, spettacolo e voglia di vincere. Lucho lavora così"

 Luis Enrique.

«Allenatore di carattere che ha dimostrato in questi tre anni al di essere un ottimo tecnico, con una filosofia calcistica che è quella di giocare bene. L’inesperienza? Non è un problema, né un limite. Alla Roma dimostrerà di poter competere con i migliori» .

Il suo è un calcio diverso dallo stereotipo italiano.

«È il più facile che ci sia: controllare la palla e poi attaccare costantemente per far soffrire poco la difesa. Con i giocatori giusti, la Roma volerà e la gente si divertirà» .

È uno che si massacra con maratone e Ironman.

(Ride) «Sì, ma sa distinguere tra il suo livello di preparazione e le necessità fisiche di un calciatore. Pretende parecchio. Vuol vincere, nessuno si deve rilassare» .

Le piacevano i suoi allenamenti?

«Sì. Intensi ma divertenti: tanto pallone, calcio, partite, la costante ricreazione delle situazione di gioco. Innovativi, efficaci» .

Prima Guardiola, poi Villas Boas, ora Luis Enrique?

«La linea è quella. Se la squadra, la società e il «mondo» della Roma lo seguono, lo rispettano, lo lasciano lavorare con tranquillità farà grandi cose. Aggiungo: non conosco la cantera della Roma, ma se ci sono ragazzi capaci verranno chiamati a giocare. Luis Enrique non ha paura di scommettere su qualcuno» .

: fisso?

«Dipende dai giocatori. È il suo sistema, ma se dovrà cambiare per esigenze varie, lo farà» .

Tre nomi del B per questa Roma

. «Montoya, il , Oriol Romeu, il nostro Busquets, e poi un certo Jonathan Soriano, ottimo giocatore. Sono cresciuto nella cantera dell’Espanyol e dopo alcuni prestiti in Segunda due anni fa con la crisi dell’Albacete mi sono ritrovato senza squadra e ho pensato di lasciare. Luis Enrique mi ha chiamato al B in terza serie e in due anni abbiamo ottenuto promozione e terzo posto in Segunda. Lui mi ha trasformato in termini di professionalità, ambizione, voglia di vincere» .

 Le piacerebbe seguirlo.

«Chiaro. Per quello che abbiamo fatto e mi ha insegnato in questi due anni e per il club dove è andato» .

Altri neoromanisti: Ivan De la Peña.

«Gran persona, gran giocatore, grande amico di Luis Enrique. Anche se ancora non ha allenato potrà aiutarlo molto su tattica, esperienza, idee. Formeranno una coppia produttiva» .

Roberto Moreno. «

È la persona che si occupava dei video, nostri e degli avversari. Metodi innovativi e utilissimi. È bravissimo nel farti analizzare la tua partita: come ti sei mosso, perché, cosa hai fatto bene o meno. Ha aiutato molto Luis» .

Joaquin Valdes.

«Lo psicologo. Ci ha dato una grande mano sul piano emozionale: se vedeva che la squadra era stanca preparava qualche gioco, aveva soluzioni diverse e interessanti, capaci di farti rilassare, di farti vedere le cose in maniera positiva, rigenerativa. È stato molto utile per l’unità del gruppo» .