La penna degli Altri 10/06/2011 12:03
Roma, per lo scudetto lultimo ostacolo si chiama Varese
FONDAMENTA - Anche la Roma non è arrivata per caso a un passo dal traguardo. Per tanti dei ragazzi di De Rossi questa sarà la seconda finale scudetto della loro pur breve carriera. I ' 92 tre anni fa si laurearono Campioni d'Italia nella categoria Giovanissimi. Risale a poco meno di un anno fa invece il successo dei '93 nella categoria Allievi. Un mix tra vincenti che De Rossi ha saputo amalgamare alla perfezione. A parte i primi mesi in cui non sono mancati esperimenti necessari anche per la valutazione dei ragazzi a disposizione, il tecnico giallorosso ha puntato deciso su alcuni uomini da inserire in quel 4-2-3-1 che rappresenta ormai un marchio di fabbrica per De Rossi. L'undici sceso in campo contro il Genoa, per esempio, è quello che il tecnico giallorosso sceglie senza indecisioni quando ha tutti gli uomini a disposizione. Pigliacelli, Viviani, Ciciretti, Dieme, Florenzi, Frascatore e Caprari, hanno giocato tutti più di venti tra le ventotto gare che hanno visto impegnata la Roma tra stagione regolare e final- eight. Sono loro, insieme ai vari Antei, Sabelli, Montini e Mladen, che rappresentano la costante di una squadra che ha conosciuto turn-over solo nelle settimane calde della Coppa Italia e in un finale di campionato vissuto con la matematica già dalla propria parte.
PROTAGONISTA - Un manipolo di protagonisti attesi, anche se in queste finali i riflettori si sono meritatamente accesi anche sul giocatore che con i suoi gol ha spianato alla Roma la strada della finale. Parliamo di Mattia Montini, professione centravanti, due reti equamente distribuite tra Milan e Genoa. Gol belli e importanti che rappresentano un premio per un giocatore che non ha vissuto una prima metà di stagione facile, tra infortuni e ricadute che gli hanno permesso di giocare (e segnare) con continuità solo a partire dal girone di ritorno. Montini ha stretto i denti e De Rossi lo ha aspettato con fiducia. Il risultato è che ora il centravanti lo sta ripagando con quella che è la sua moneta corrente: il gol. Una moneta che Montini spera di spendere anche domenica sera contro il Varese.