La penna degli Altri 15/06/2011 10:35
Primavera, scudetto nato a Roma

GRANDI SCUOLE E PICCOLE REALTA -I ragazzi a disposizione di Alberto De Rossi vengono da Tor di Quinto, Savio, Casalotti, Romulea, Atletico 2000, San Lorenzo. Sono scuole di grande tradizione calcistica della Capitale,che hanno già sfornato calciatori. E poi ci sono realtà più piccole ma ugualmente importanti: dallUrbetevere, alla Selva Candida, al Racing Club, allEuro Olimpia. Fino a contesti importanti e altrettanto storici come la vecchia Lodigiani (da cui venne Totti, per intenderci). Così come ci sono anche società professionistiche, perché non mancano neanche quelle: dalla vecchia Cisco (oggi Atletico Roma) allEmpoli da cui è arrivato prima della firma del vincolo dei 14 anni, Giammario Piscitella. O realtà che non ci sono più come il Centro tecnico federale dellAcqua Acetosa. Insomma, quello di casa Roma è un gran mix che si completa con un altro paio di realtà regionali: il Frosinone 2000 da cui è arrivato il bomber Montini e il Grotte di Castro, da cui è arrivato Federico Viviani.
STRATEGIE - Un metodo per risparmiare? Banalmente si potrebbe dire di sì, un premio di addestramento da riconoscere alla società dilettantistica che ti ha dato un giocatore costa certamente meno di unacquisizione con tutti i crismi allestero o da un club professionistico in Italia. Ma più approfonditamente si può e si deve parlare di una filosofia operativa vincente che la Roma persegue da anni, da quando era iniziata la gestione dei Sensi con Bruno Conti al timone. La Roma dei romani (solo due vengono da fuori, ma se il senegalese Dieme è arrivato dal San Lorenzo, solo il romeno Mladen è cresciuto nella scuola di Gica Popescu nel suo Paese) nasce dalla grande collaborazione con le società dilettantistiche sul territorio capitolino e laziale. E dietro cè il lavoro silenzioso fatto da collaboratori, osservatori: tutte persone che la ribalta di uno scudetto non contempla, ma che invece proprio in questi casi vanno ricordate.
E QUEGLI EX...- La Roma campione dItalia ha 18 ragazzi che arrivano da club cittadini, 2 da società laziali. Una percentuale altissima se si pensa che il gruppo viene completato da unanomalia stracittadina - chiamiamola così - che portò ad una migrazione dalla Lazio alla Roma di una decina di giovanotti qualche anno fa: Pigliacelli, Ciciretti, Orchi, i primi due hanno giocato la finale, laltro era in panchina. Insomma ecco scritta la storia di uno scudetto nato negli angoli di Roma:dove cè talento come in ogni angolo di mondo.