La penna degli Altri 07/06/2011 10:11
Nuove accuse, trema la A puntate record su tre partite
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IL MESSAGGERO (C. GUASCO) -
Ha parlato delle squadre, ha fatto i nomi dei giocatori, si è soffermato sugli incontri. Il dentista di Sirolo Marco Pirani è luomo chiave dellinchiesta di Cremona, lindagato che si siede davanti al gip e non si risparmia. Gli investigatori identificano diciotto incontri a rischio di inquinamento da parte della cricca del calcioscommesse e lui rilancia. Con il nome di cinque compagini di serie A e quattro sfide al cardiopalma: Fiorentina-Roma, Lecce-Cagliari, Genoa-Lecce e lormai celebre Genoa-Roma, sulla quale però la Procura si muove con cautela. Su questi incontri lorganizzazione avrebbe effettuato quattro puntate over, cioè con un numero di reti finale superiore al parametro fisso di 2,5. Così Pirani ha riferito nellinterrogatorio di venerdì scorso al gip Guido Salvini, che ritiene il medico una delle figure centrali nellattività di alterazione dei risultati. Le squadre che ha citato sono Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari, le partite sono tra quelle che più hanno fatto soffrire e discutere i tifosi nello scorso campionato. A cominciare da Fiorentina-Roma 2 a 2 del 20 marzo, giocata allora di pranzo e terminata con due reti per parte. Una sfida carica di emozioni, con i viola due volte in vantaggio e rimontati sempre da Totti, che arrivò a quota 201 reti in serie A.
Il 3 a 3 fra Lecce e Cagliari del 17 aprile invece fu caratterizzato da un incredibile ribaltamento di fronte nella ripresa, così come Genoa-Lecce del 23 aprile conclusa 4 a 2. Pirani avrebbe inserito nella lista anche lormai celebre Genoa-Roma 4 a 3, partita dopo la quale lallenatore Claudio Ranieri rassegnò le dimissioni. Il torneo principale appena concluso, insomma, sarebbe ad alto tasso di virus. Ci sono infatti altre dieci partite su cui si sono registrate scommesse «anomale», come segnala il bookmaker austriaco Skysport365 che è pronto a consegnare lelenco ai magistrati. Oggi Pirani sarà ascoltato dal pm Roberto Di Martino, nel frattempo altri due giocatori «indebitati fino al collo» - secondo la vivida descrizione degli investigatori - si difendono rispondendo alle domande del gip: lex capitano dellAscoli, Vincenzo Sommese, e il difensore della squadra marchigiana, Vittorio Micolucci. Micolucci spiega di essere sceso in campo con una sorta di «riserva mentale» dopo aver accettato lofferta di truccare Ascoli-Atalanta del 21 marzo 2011, che avrebbe dovuto concludersi con la sconfitta della squadra marchigiana. Accettò la proposta di Pirani di intascare 15 mila euro ma quando si trattò di affrontare gli avversari si comportò senza ombre perché, dice di essere «un buon calciatore, uno che ci tiene alla squadra». Gli investigatori gli fanno ascoltare unintercettazione della sera successiva alla partita nella quale appare «sconfortato» e «con tono remissivo, dopo essersi scusato per la mancata concretizzazione della sconfitta della propria squadra, si lamentava per loccasione eclatante avuta dalla formazione ospite dopo l1 a 1 non concretizzata da Simone Tiribocchi, attaccante dellAtalanta». In sostanza Micolucci, pressato dal suo compagno di squadra Vincenzo Sommese ormai fuori rosa perché chiacchieratissimo - e definito «un uomo con più debiti che capelli - aveva accettato lofferta di Pirani. «Ma in campo ho giocato come sono capace», ha ribadito il difensore. Domanda degli inquirenti: e se lAscoli avesse perso, avrebbe preso i 15 mila euro di premio partita? Risposta di Micolucci: «Sì, li avrei presi».