La penna degli Altri 05/06/2011 11:31

Luis Enrique si scopre «Roma, mi piaci molto»

 


Quando? Probabilmente entro un paio di giorni, il tempo di limare i dettagli, soprattutto quelli relativi al suo staff. Lui vorrebbe cinque uomini al seguito, la Roma gliene vorrebbe concedere tre. Dettagli, appunto, perché una trattativa in cui si è già raggiunto l’accordo su ingaggio (1,6 milioni netti più i premi) e durata (2 anni con opzione per il terzo) di solito non salta per un o un collaboratore. Le parole di Luis Enrique mettono fine anche alle voci — messe in giro dal suo entourage— secondo le quali il tecnico aveva chiesto un altro paio di giorni prima di sciogliere le sue riserve, pare perché avesse dei dubbi sulla possibilità di trasferirsi con tutta la sua famiglia (ha una bimba di pochi mesi) nella capitale. I dirigenti della Roma non avevano gradito, al punto che già da un paio di giorni avevano «congelato» Vincenzo Montella— rimasto affascinato dalla proposta del Catania — e Didier Deschamps, per il quale bisogna pagare entro il 15 giugno i 3 milioni di clausola rescissoria per strapparlo al Marsiglia. La riserva sarà sciolta definitivamente solo dopo che — che oggi sarà a Sorrento al premio Golden Goal — avrà incontrato nuovamente Manuel Ferrer, l’avvocato che cura gli interessi di Luis Enrique, ma la conclusione a questo punto sembra scontata. Subito dopo il nuovo d. s. incontrerà — che ieri ha incassato la solidarietà di Cesare Prandelli per essere stato accostato impropriamente alla vicenda del calcio scommesse— e Vucinic. Ieri Alessandro Lucci, il manager del montenegrino, ha auspicato un incontro con la nuova dirigenza. Sarà accontentato presto e gli sarà ribadita la volontà da parte della Roma di tenere il calciatore perché fa parte del progetto che sta nascendo. Se il montenegrino vorrà andarsene, insomma, dovrà essere lui a fare il primo passo.