La penna degli Altri 08/06/2011 11:06

Luis Enrique ha detto si

 

Da non trascurare anche la spinta di Pep Guardiola che più di un mese fa lo aveva presentato a Franco Baldini, avvisato anche lui della felice conclusione della trattativa e raggiunto telefonicamente a Varsavia. Niente da fare, dunque, per l’Atletico Madrid, sino all’ultimo convinto di poter sfilare Luis Enrique alla Roma. Dopo in Cda, il club spagnolo proprio ieri mattina ha ufficializzato il nuovo e disperato tentativo per prendere l’asturiano che ormai aveva preso la sua decisione.

A farlo tentennare, lunedì, il doppio rilancio. Due milioni di euro la prima offerta, già abbondantemente superiore a quella giallorossa. In tarda serata, con un’iniziativa personale del general manager Miguel Angel Gil, la proposta choc: due milioni e mezzo. , però, è sempre stato sicuro di sè, anche se domenica, incontrando Campedelli, presidente del Cesena, gli aveva chiesto se poteva trattare Giampaolo, con il quale aveva parlato nei giorni scorsi per farsi spiegare meglio i metodi di lavoro dello spagnolo, visto che l’ex tecnico del Catania era stato ultimamente a studiarlo di persona.

Prima di ricevere il sì, il diesse aveva già accontentato Luis Enrique. L’asturiano avrebbe virato sull’Atletico solo se la Roma non gli avesse concesso i cinque collaboratori. Non ne faceva, dunque, una questione di ingaggio, tant’è vero che nelle prossime ore firmerà un biennale (più opzione per un’altra stagione) da un milione e seicentomila euro all’anno. Il club giallorosso, inizialmente, non avrebbe voluto spendere una cifra del genere, ma si è resa conto che non poteva giocare al ribasso. L’investimento diventa ancora più alto se si considera che per lo staff di Luis Enrique dovrà versare circa un milione e centomila euro a stagione. Manca ancora la firma sul contratto. Ma non è un problema. Ieri c’è stato un primo scambio di email per l’accettazione della proposta economica. Oggi, invece, partirà un fax dalla Roma con una bozza dell’accordo che ovviamente andrà controfirmato dallo spagnolo. In questi due giorni sarà preparato il precontratto che non sarà ancora quello su moduli federali.

Rosella Sensi, intanto, affiderà una procura notarile con delega di firma al consigliere giallorosso Roberto Venturini, coordinatore generale di UniCredit che sarà incaricato di mettere nero su bianco per conto della nuova proprietà. Sarà sempre lui, in questa fase di passaggio di consegne dalla famiglia Sensi al consorzio statunitense, a firmare il contratto annuale di e, se servirà, quello per il ritiro a Riscone e per eventuali accordi con nuovi giocatori o con quelli in uscita, in pratica gli acquisti e le cessioni. Luis Enrique, 56° tecnico della storia della Roma, presto sarà nella Capitale.

Tra domani e venerdì, quando si presenterà anche Franco Baldini che domani si sposterà a Kiev e giovedì rientrerà a Londra prima di continuare per l’Italia, il general manager dell’Inghilterra che, però, non può figurare ufficialmente e resterà ancora dietro le quinte. Vedrà, comunque, lo spagnolo insieme con gli avvocati e Cappelli, rispettivamente legali di riferimento degli americani e di UniCredit, e con .

Lucho quasi sicuramente si farà accompagnare a Roma da un paio dei suoi uomini. Vuole subito vedere i campi, la palestra e in assoluto le strutture del Centro sportivo . Inizialmente il tecnico e i suoi collaboratori, per ambientarsi meglio e in fretta, dovrebbero vivere a Trigoria. Nell’incontro con i dirigenti giallorossi Luis Enrique chiederà di allungare il ritiro precampionato.

La prima gara ufficiale è dopo Ferragosto e quindi c’è la possibilità di fare anche tre settimane a Riscone e non solo due come da programma iniziale. In più lo spagnolo vuole concordare il numero di amichevoli e conoscere in anticipo le avversarie, magari consigliando qualche club.