La penna degli Altri 03/06/2011 11:16

Luis Enrique: "Con la Roma siamo ai dettagli"

Il nodo da sciogliere prima delle firme riguarda lo staff che dovrebbe affiancare a Trigoria Luis Enrique:l’intenzione della Roma è quella di mettergli accanto solamente tre figure e cioè un (difficile resti Bertelli, richiesto dall ), un e un collaboratore di campo. Luis Enrique avrebbe chiesto a di avere con sé sia il suo attuale vice, Barbarà, sia Ivan De la Pena, ex compagno ai tempi del e suo grandissimo amico. La Roma ha preso tempo, sta valutando la proposta, anche se pare difficile che possa accettare entrambi. Più probabile che ad arrivare a Trigoria sia Barbarà, affiancato da un collaboratore italiano che ben conosce il calcio e la Capitale.

Difficilmente a Trigoria arriverà anche lo psicologo: la dirigenza romanista è convinta che non serva un motivatore, mentre Luis Enrique avrebbe piacere a portare con sé Joaquin Valdes, l’uomo che quest’anno lo ha aiutato a costruire il B dei record. L’allenatore asturiano è convinto che quella di un professionista abituato a lavorare sulla mente dei giocatori sia una figura indispensabile nel calcio moderno: lo ha scoperto negli anni trascorsi al Real Madrid, la prima società ad avvalersene, e col passare del tempo - e dello stress a cui sono sottoposti gli atleti - questa sua convinzione è aumentata. Anche se la Roma non dovesse accontentare questa sua richiesta, Luis Enrique verrà comunque a lavorare a Trigoria col massimo entusiasmo. Chi ha modo di vederlo tutti i giorni lo racconta pieno di ambizione e motivazione. Al centro sportivo del (dove ieri ha incrociato Guardiola, impossibile sapere di cosa abbiano parlato) oggi sono già tutti pronti per i saluti, visto che stamattina ci sarà l’ultimo allenamento diretto da Luis Enrique. Al termine della seduta, davanti a microfoni e telecamere si dovrebbe presentare il suo vice Barbarà, mentre Luis Enrique parlerà soltanto domani sera dopo la partita. È questa un’abitudine che in Spagna, soprattutto a , è molto diffusa ma che in Italia potrebbe creargli qualche problema: in via confidenziale, Luis Enrique ha fatto sapere che si adeguerà alle abitudini italiane, ma che non tradirà mai le sue convinzioni e i suoi principi. L’annuncio dell’ingaggio del nuovo allenatore, salvo imprevedibili sorprese, dovrebbe avvenire tra lunedì e martedì tramite comunicato stampa. Non ci sarà presentazione, perché quella la farà DiBenedetto in persona quando arriverà a Roma.

Chi, invece, sarà presentato con ogni probabilità in questa settimana è , che ufficializzerà la sua nomina a direttore sportivo. La sua agenda in questi giorni è fittissima: oltre alla questione allenatore, c’è quella che riguarda quei giocatori il cui futuro alla Roma è in bilico. Il primo nome, neanche a dirlo, è quello di . , prima di mettere nero su bianco il suo rinnovo col procuratore Berti, vuole incontrare da solo il giocatore, per parlarci faccia a faccia e conoscere l’uomo piuttosto che il calciatore, di cui praticamente sa tutto. Oggi potrebbe essere il giorno buono per il colloquio ma la dirigenza romanista non vuole pubblicizzare troppo la cosa, anche per non mettere pressione a che nel colloquio dovrà essere libero di sentirsi a suo agio. Stesso discorso si può fare per Mirko Vucinic, il quale a breve sarà convocato da .

L’intenzione è quella di tenerlo, molto dipenderà da lui. La Roma vuole gente forte (e il montenegrino lo è eccome) e motivata ed è su questo aspetto che si concentrerà il lavoro del direttore sportivo, il quale, da anni, è convinto che Vucinic sia uno degli attaccanti più forti in circolazione. La stessa convinzione non ce l’ha su Jeremy Menez, non fosse altro perché il francese, soprattutto nella seconda parte di questa stagione, non ha dato le risposte che ci si attendeva. Una volta terminati gli impegni con la Nazionale al giocatore verrà chiesto, prima di partire per le vacanze, un incontro con : molto probabilmente il suo futuro è lontano da Trigoria, anche perché i soldi di una sua cessione serviranno ad incrementare il budget a disposizione per il mercato. Infine, il capitolo Pizarro: il centrocampista cileno, che aspetta la fine delle scuole dei figli per tornare in patria, ha un contratto fino al 2013 e vorrebbe rispettarlo. Non è convinto però che la Roma sia dello stesso avviso e si aspetta un colloquio chiarificatore per capire, una volta per tutte, se nel di Luis Enrique ci sia spazio anche per lui.