Questione portiere. Nonostante il pasticcio bolognese (sbagliata la compilazione delle buste per la comproprietà), le speranze di prendere Viviano non sono tramontate. La Roma ha due possiblità: 1) Se il Bologna riuscisse a convincere Moratti ad accettare i 4,7 milioni per il riscatto, allora Sabatini potrebbe rispolverare l’accordo raggiunto con i rossoblù: 6 milioni più Curci e Okaka. 2) Intavolare una trattativa con l’Inter: offrire Vucinic per arrivare a Viviano, Santon e conguaglio. Nel frattempo però non si molla la pista Stekelenburg (Ajax). L’agente del giocatore ha dato priorità alla Roma che, però, non vuole spendere più di 10 milioni per l’olandese.

Alvarez e Pastore. «Sono troppi 15 milioni per una scommessa. Il preaccordo c’era a 8 milioni, ma ho perso il momento giusto per poter risparmiare facendo leva su una clausola», la spiegazione di Sabatini. Il motivo? Alla Roma nessuno aveva ancora il potere di firma e col passare del tempo il diritto di prelazione ottenuto da Sabatini è scaduto consentendo ad Arsenal (e Inter) di farsi sotto offrendo 15 milioni. Sabatini ripiegherà su Lamela, che potrebbe essere usato come moneta di scambio per arrivare al top-player in grado di nobilitare la campagna acquisti giallorossa: Pastore.

Vucinic e Doni. «Riparlerò con entrambi - ha detto Sabatini -. Doni deve capire che l’orgoglio si può utilizzare in maniera diversa. Se fossi in lui farei di tutto per rimettermi in discussione come fece Van der Saar dopo il flop alla Juve». L’invito ad accettare la proposta (finora rifiutata) del Liverpool è esplicito. Discorso diverso per Vucinic: «Mirko è un campione con caratteristiche soprannaturali. Se tornerà sereno saremo contenti di tenerlo altrimenti verrà ceduto, ma alla giuste cifre». Un messaggio chiaro diretto al giocatore, al suo agente e alla Juventus.

Bojan. L’unica certezza arriva dalla Spagna: in settimana Bojan sbarcherà a Roma per sottoporsi alle visite mediche e per firmare il contratto quadriennale (da 2 milioni di euro) che lo legherà alla Roma.